Anche i cartoni di Dragon Ball ci mostrano il 666

Nelle televisioni giapponesi, quando vengono trasmessi programmi per bambini, si usa sempre un microfilmato di pochissimi secondi (dai due ai quindici), al fine di dividere la pubblicità dalla programmazione normale. Le brevissime interruzioni di cui parliamo portano il nome di "aikyacchi" o "eyecatch".

Uno di questi microfilmati viene usato prima degli annunci pubblicitari presenti nella programmazione del cartone animato "Dragon Ball Z". Esso viene ripetuto moltissime volte e contiene un velenoso messaggio subliminale satanico mostrato in due punti distanti fra loro poche decine di fotogrammi. Infatti, in un fotogramma, con il fermo-immagine, si vede benissimo scritto sull'automobile "natas", che è il contrario esatto di "satan", assieme al solito 666, posto sotto, sulla sinistra (vedi immagine 1). Pochissimi istanti dopo, la macchina si gira e mostra, se si attiva il fermo-immagine al momento giusto, la scritta "satan", anche in questo caso col 666 (vedi immagini 2 e 3 ). Si noti come i due personaggi, nel secondo fotogramma, quello con la parola al dritto, guardino in direzione della scritta subliminale. Chi vuole vedere il microfilmato lo può visionare alla fine di questa pagina, mentre, chi lo volesse agevolmente scaricare, può farlo cliccando QUI.

Qualcuno potrebbe obiettare che "Mr Satan" è un personaggio del cartone, ma di sicuro si chiama "Satan", non ..."Natas"... Inoltre, nella prima immagine, il 666 non è visualizzato al rovescio, insomma non si tratta di una scritta speculare, come vista allo specchio. Pertanto, non può esservi alcun dubbio: il tentativo di convincimento occulto è deliberato, molto ben realizzato e per nulla casuale.

Il Giappone è uno Stato dove 50.000 soldati americani stanziano in permanenza e... la "morale della favola" narrata dai prodotti audiovisivi nipponici non è generata nel Sol Levante, bensì dettata dalle lobby che detengono il potere reale negli Stati Uniti ed in tutto il così detto "Occidente libero e democratico". Non vi è dunque da stupirsi se nel Giappone shintoista e buddista si utilizzino simboli occulti di evidente derivazione cristiana per plagiare in senso antireligioso le masse.

Ringraziamo Vincenzo Masuccio per averci segnalato questo messaggio subliminale.

 

Pic 1

Pics 2 e 3