Gli "angeli" del nostro tempo

Il sig. Giampiero Mazza ci ha inviato la scannerizzazione di una pagina pubblicitaria della rivista "Diva e Donna", presa dal numero 6, anno IV della pubblicazione in questione (vedi pic 1). Come rileva il sig. Mazza, non si tratta di una rivista vietata ai minori, è, al contrario, una di quelle riviste femminili che si possono trovare, sul tavolino, nella sala d'attesa di una parrucchiera o di un dentista: insomma, nulla di edificante, è ovvio; ma nemmeno pornografia. Eppure, se si guarda attentamente il punto dove la donnina poggia la lingua, si nota che la strana fibbia assume una inequivocabile forma fallica, con tanto di glande. (vedi pic 2) .

Degna di nota è anche la frase posta a tergo dell'ignobile pubblicità: "ANGELI DEL NOSTRO TEMPO" . Si tratta di una espressione che va interpretata congiuntamente all'immagine che la correda: i due angeli disegnati sulla foto si rivelano, ad uno sguardo attento, dotati di sesso (vedi pic. 3) . Ora, tutti sappiamo che gli angeli non hanno sesso. E' cosa nota davvero a tutti, al punto che ne è nato l'aforisma "parlare del sesso degli angeli", che vuol dire parlare di cose che non esistono. Dunque, ancora una volta, ci si ritrova difronte ad una inversione del sacro, che sostanzia il satanico. Gli "angeli" di cui parla il pubblicitario sono gli angeli cacciati dal paradiso: i demoni .

Il grafico che ha realizzato la pubblicità è, dunque, molto probabilmente un satanista, come quasi tutti i suoi colleghi che contano. Almeno, in Italia, le cose stanno così. Non ho la possibilità di dimostrarlo, ma, da più parti mi giungono notizie relative ad una setta satanica chiamata "Wicca" o "Wiccan", che ha un potere notevole nel mondo della pubblicità cartellonistica e cartacea in generale.

 

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