Questa volta in RAI non sono stato costretto a battermi contro l'incredulità altrui. Pare che certi concetti stiano lentamente, ma inesorabilmente, filtrando. Sembra che ci si renda sempre più conto delle terribili conseguenze che si possono determinare con l'ascolto di certa "musica leggera".
Michele Mirabilla è una persona molto colta e spiritosa. Solo non capisco quel suo atteggiamento di ripulsa nei confronti della Croce della Vandea...
Ad ogni modo, a parte la Croce (gloriosa) dei Martiri della Vandea, nella trasmissione si è finalmente condiviso il concetto dell'esistenza di una lobby, di un centro di potere che organizza la musica per "spingere" in una determinata direzione le masse che la ascoltano. Finalmente non sono stato il solo a denunciare interessi forti dietro i gruppi ed i cantanti che fanno propaganda alla fede satanica. Che dire... meglio tardi che mai!
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