Quando si parla dei messaggi rovesciati, spesso si tende a prendere in considerazione solamente la proprietà subliminale, tralasciando un'altro importantissimo aspetto: quello esoterico. Come dimostreremo ampiamente in questo articolo, il rovesciare non solo le parole, ma anche i simboli, è una tendenza tipica del satanismo e della magia nera in generale. In questa prospettiva, il backmasking diventa una sorta di catalizzatore medianico, di pratica magica destinata a gettare un ponte o ad aprire una porta tra il mondo dei demoni e l'ignaro ascoltatore.
Se una parte di musicisti ammette di avere inserito
backmasking nella propria musica per scherzo o per scaramanzia
1,
altri invece negano ostinatamente di averlo mai fatto, o preferiscono mantenere
in proposito un silenzio impenetrabile. Un simile atteggiamento ha fatto sì che
questo fenomeno fosse oggetto di molteplici interpretazioni. Tra le tante
espresse in questi ultimi anni, ricordiamo quella attribuitagli da
Massimo Introvigne,
secondo il quale si tratterebbe «di un semplice divertimento o di un modo per
scambiare messaggi "in codice" tra gruppi di musicisti»
2, di
«un colossale scherzo» 3. A parte il fatto che queste bizzarre_spiegazioni non sembrano affatto rispondere agli inquietanti interrogativi posti
dalla presenza di questi messaggi 4, stupisce non poco che nessuno
tra i tanti Autori che si sono interessati a questo fenomeno - tranne il noto
demonologo Mons.
Corrado Balducci e il giornalista
Carlo Climati -
abbiano minimamente preso in seria considerazione nelle loro opere l'ipotesi
secondo cui tali messaggi, oltre ad avere una valenza subliminale,
costituirebbero un genere di pratica magica col quale compiere dei malefici. Si tratta di «un quasi
sacramentale a rovescio» 5, di «veri e propri rituali
ad opera di artisti vicini al mondo del satanismo»
6. Nel suo
libro The Devil's
Disciples («I discepoli del diavolo»),
Jeff Godwin, autore
di diverse opere sul rock satanico, riporta in Appendice la testimonianza
di Elaine, una donna che ha fatto parte di una congrega satanica per
diciassette anni. Ecco un estratto della sua testimonianza: «Ho incontrato
personalmente un gran numero di stelle del rock. Tutte hanno accettato di
servire Satana in cambio di denaro e di fama. Hanno ricevuto tutto ciò che
volevano, anche molto più di quanto si aspettassero. Le loro vite e le loro
anime si stanno distruggendo o sono state distrutte. [...]. Ho
assistito a speciali cerimonie in diversi studi di registrazione negli Stati
Uniti con il preciso scopo di inserire «benedizioni» sataniche nei
dischi rock. Abbiamo fatto degli incantesimi che appiccicavano i demoni
ad ogni disco o nastro di musica rock che venivano venduti. Certe volte
invocavamo demoni speciali che parlavano durante le registrazioni: ecco i
diversi messaggi backmask. Inoltre, in numerosissime registrazioni, noi stessi
eravamo registrati in sottofondo (mascherati dal rumore costante della musica)
compiendo incantesimi per evocare più demoni ogni volta che uno dei dischi o dei
nastri viene suonato. Quando si ascolta questa musica, i demoni vengono e
vocati
nella camera per affliggere la persona che sta ascoltando la musica e chiunque
altro stia sentendo. Lo scopo di tutto questo? Il controllo della mente!
[...] Molte delle stesse canzoni sono veri e propri incantesimi che evocano i
demoni quando la canzone viene riprodotta. Lo scopo di ciò è duplice: esercitare il
controllo sull’ascoltatore e compiere incantesimi che egli può usare per inviare
demoni presso un’altra persona per ottenere la vendetta affliggendola con
malattie, incidenti ecc..., e anche per aiutare a influenzare un’altra persona
mediante il legame della stessa musica rock»
7. Tale
argomentazione, suffragata da tutta una serie di elementi e di fatti
incontrovertibili che la sostengono e che andiamo ad esporre, ci introduce in un
mondo oscuro in cui ai neurologi e agli psichiatri (competenti in materia di
persuasione subliminale) subentrano i maghi e gli
iniziati, e del quale la scienza ufficiale ha ben poco da dirci. Cominciamo
anzitutto dicendo l'uso del linguaggio rovesciato o anagrammato da parte degli
spiriti malvagi è una delle manifestazioni che non di rado hanno luogo nel corso
degli esorcismi che si compiono per scacciarli dai corpi delle loro sventurate
vittime. Anche il romanzo
L'esorcista
(1974), di
William Peter Blatty, ispirato ad un fatto realmente accaduto in America
negli anni '50, accenna a questa prerogativa propriamente satanica; quando, ad
esempio, alla «seconda personalità» della piccola
Regan (Linda Blair)
viene chiesto da uno psichiatra il nome, lo spirito che la possiede risponde:
«Onussenonosoi» («Io sono nessuno» al contrario). E allorché le viene
domandato da dove proviene, l'entità ribatte: «Oidadognevnon» («Non
vengo da Dio», a rovescio). Lo stesso
Padre Damien Karras
(Jason Miller), dapprima molto scettico sulla possibilità di trovarsi di fronte
ad una vera possessione diabolica, si convince della necessità di praticare
l'esorcismo quando, ascoltando al contrario una registrazione di una sua
conversazione con Regan, si accorge che quelli che sembravano vocaboli di una
lingua sconosciuta altro non sono che parole pronunciate al contrario: «...Marin
marin Karras esistere lasciaci via
vai...»
8. Questo fenomeno è
confermato da un fatto vero accaduto anni or sono ad Assisi, e precisamente nel
Santuario di Santa Maria degli Angeli. Nel corso di un estenuante esorcismo
praticato dai Padri francescani ad una giovane di nome Anna, l'esorcista ordinò
al demonio che la possedeva di recitare la preghiera del Credo. «(Il
demone) cominciò a recitarlo ad alta voce incominciando dall'"Amen" e risalendo
sino alla prima parola della preghiera (o, meglio, del "Simbolo Apostolico") senza lasciare neppure una
sillaba, recitando all'indietro con grande celerità»
9. Oltre
alle parole o alle frasi rovesciate, anche gli anagrammi avrebbero un
grande potere magico. Un anagramma molto particolare è reperibile nella
gerarchia planetaria che, secondo la teosofa e massona
Alice Bailey
(1880-1949), governerebbe la Terra. Stando alla sua cosmogonia, il nostro
pianeta e l'Universo intero sarebbero retti da una gerarchia formata da esseri
spirituali, in parte incarnati ed in parte puramente eterei. Sul nostro pianeta,
il vertice del comando è occupato da
Sanat Kumara, dove
la prima parola è un evidente anagramma del vocabolo inglese «Satan»
10. L'impiego poi di parole rovesciate o anagrammate non è affatto
estraneo al mondo dell'occultismo e del satanismo, il quale attribuisce alla
pronuncia di determinate parole e di certi nomi da parte del mago un potere
enorme sulle persone e sulle cose. Ecco come l'occultista Richard Cavendish
espone questo concetto tipico della Cabala ebraica
11:
Riguardo all'uso rituale di parole anagrammate, lo stesso Autore afferma 12:
Di Joseph della Rayna, un altro cabalista del XV secolo, è un altro nome divino composto da 42 lettere, ottenuto mediante l'anagramma delle prime 42 lettere della Bibbia. Per mezzo di esso, il mago riuscì ad evocare l'arcidiavolo Samael - un demone che, secondo la Cabala, si sarebbe unito carnalmente ad Eva - e il suo luogotenente Ammon di Nô, che apparvero sotto forma di rettili spaventosi 13. Molto più interessante per noi è lo Shemhamphorash, o «nome preminente», il più lungo e più potente fra i nomi divini; tale nome, composto da 72 sillabe e derivante dai versetti 19-21 del cap. XIV del Libro dell'Esodo (dove si narra il passaggio del Mar Rosso) viene letto in parte da destra verso sinistra, e in parte da sinistra verso destra, proprio come certe frasi bifronti. La cosa si fà ancor più interessante quando Cavendish parla del potere magico delle parole rovesciate. Secondo questo Autore 14,
Ossia, «Il diavolo è Dio rovesciato». Cavendish termina dicendo che «parole o frasi «palindrome», cioè che lette nei due sensi hanno lo stesso significato, sono importantissime in campo magico. Un palindromo è dotato di forza inconsueta perché rimane più decisamente «sè stesso» delle parole ordinarie, che perdono senso se lette al contrario» 15. L'uso del linguaggio rovesciato è comune anche al mondo delle Logge massoniche. Il gesuita Padre Florido Giantulli s.j. (1906-1974), nella sua opera L'essenza della Massoneria italiana: il naturalismo, parlando del significato delle due colonne che stanno all'entrata della Loggia e delle due lettere «B» e «J» incise sopra di esse, scrive 16:
Un altro elemento non privo di interesse per il tema che stiamo trattando è il vero significato di Baphomet, il nome del demone androgino con testa di caprone, seno di donna, ali di corvo e piedi caprini che i Cavalieri Templari furono accusati di adorare nei processi iniziati nel 1307 che precedettero la soppressione dell'Ordine (1312), e che ancora oggi venerano i massoni negli alti Gradi.
Secondo l'occultista
Oswald Wirth
(1860-1943), massone insignito del 33º Grado del Rito Scozzese Antico e
Accettato, il quale identifica il Baphomet con Satana, seguendo il
procedimento comune nell'interpretazione magica, «la parola dev'esser letta
cabalisticamente, cioè in senso inverso del normale e si compone di tre
abbreviazioni: "TEM-OHP-AB" che significano "TEMpli Omnium Hominum Pacis ABbas:
il padre del tempio della
pace universale degli uomini"»
17.
Infatti: «AB» = abbas (alla rovescia BA); «OHP» = omnium hominum pacis
(alla rovescia PHO); «TEM» = templi (alla rovescia MET)
18.
Col linguaggio rovesciato ebbe a che fare anche il mago elisabettiano
John Dee (1527-1608),
che nel suo libro
Vera e fedele relazione di quanto intercorse tra il
Dr. John Dee e alcuni
spiriti, pubblicato per la prima volta nel 1659, racconta la sue
esperienze magiche. Servendosi di un linguaggio angelico, che egli battezzò «enochiano»
e che un tempo sarebbe stato parlato su Atlantide, Dee sosteneva di essere in
grado di comunicare con gli Angeli o con gli spiriti. Fatto strano, che fà
riflettere sulla vera natura di queste entità, è che esse, con la mediazione del
suo fedele «scrutatore» (sinonimo di medium di quel tempo)
Edward Kelly
(1527-1608), gli rispondevano con parole rigorosamente al contrario che
Dee trascriveva ponendole al dritto 19. Tuttavia, il riferimento
all'uso del linguaggio a rovescio più importante, per via dei suoi molteplici
collegamenti con il rock e con i backmasking, è certamente quello
contenuto nel libro
Magick in Theory and Practice («La Magia in teoria e in pratica»),
scritto nel 1929 dal famoso mago nero
Aleister Crowley
(1870-1949). In esso, parlando degli esercizi preparatori all'arte della magia
da parte dell'adepto, scrive il magista
20:
Altrove, egli parla dell'evocazione in questi termini 21:
L'utilizzo di preghiere cristiane a rovescia a scopi magici non è una novità. Gli scrittori Hal Lindsey e C. C. Carlson, nel loro libro Satana è vivo e vegeto sulla terra, ultimo pianeta, riportano un episodio che comprova questa usanza satanica. Essi ci rivelano di aver appreso nel corso di un'intervista televisiva, condotta in un campus universitario nel Midwest, che una giovane strega, interrogata su quale rito avesse dovuto compiere per diventare una maliarda, rispose: «Per diventare una maga ho dovuto recitare tre volte il Padre Nostro alla rovescia fissando una candela» 22. Anche Bob e Gretchen Passantino sottolineano nella loro opera sull'occulto che «il Padre Nostro viene spesso recitato a rovescio nei riti satanici [...]. Alcune sètte sataniche usano dei cani nei loro sacrifici perché la parola inglese “dog” (“cane”) letta alla rovescia dà “God” (“Dio”). È quindi molto appropriato, per loro, uccidere Dio sacrificando un cane» 23.
Quella che vedete sopra è la fotografia di un manoscritto trovato dalla polizia statunitense nel diario di un adolescente satanista morto suicida. In alto, è ben visibile il Pentacolo rovesciato e il saluto satanico Hail Satan! («Ave o Satana»!). Seguono parole apparentemente senza senso. In realtà, se si inizia a leggere dall'ultima parola fino alla prima, si scoprirà trattarsi della preghiera cristiana del Padre Nostro (in lingua inglese) scritto al contrario - leggermente adattato per poterlo pronunciare più velocemente - che termina con la parola «Nema» («Amen»). L'evocazione si chiude con la frase «so mote it be» («sia fatta la sua volontà»), l'amen massonico! Questa stessa preghiera la si trova - sempre al contrario - in Prayer («Preghiera»), un brano del gruppo dark gothic Christian Death («Morte del cristiano»), inclusa nell'album Only Theatre of Pain («Solo un teatro di dolore»; Frontier, 1982) 24. Il testo di Mysterium Iniquitatis, un'altra track che fà parte dello stesso ellepì, ci sembra degna di attenzione.
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Questa canzone contiene frasi del genere «sevlesmeth pleh ohw esoth spleh dog», che rovesciato dà «God helps those who help themeselves» («Dio aiuta chi aiuta sè stesso»); «ereth si on ytic fo dog», ovvero «God of city is no there» («Il Dio della città non è qui»); «I ma uoy/ uoy era em», ossia «I am you/ you are me» («Io sono te/ tu sei me»); «reficul»!, cioè «Lucifer»! («Lucifero»!). Frasi molto simili, cantate rigorosamente al contrario da Rozz Williams, sono presenti anche nel brano Stairs-Uncertain Journey («Gradini-Viaggio incerto»); tra di esse, figura anche una bestemmia: «nmad eth eman fo dog», ossia «Damn the name of God» («Maledetto il nome di Dio»). |
Parole bifronti o palindromi trovano un'applicazione
rituale anche nel mondo della stregoneria moderna. Il cantrip, ad
esempio, «è una formula magica ufficiale che si legge allo stesso modo
partendo dall'inizio o dalla fine. Si dice che essa sia molto potente»
25. Nondimeno, l'oscura
passione per il rovescio trova la sua più completa attuazione nel satanismo più
puro. In un depliant contenente una vasta rassegna dei Signs and
Symptoms of Ritualistic Abuse in Children («Segni e sintomi dell'abuso
ritualistico nel fanciullo»), la psicologa americana Catherine Gould, di
Brentwood, in California, rammenta che il ragazzo che è stato vittima di un
abuso rituale, avendolo visto fare dai satanisti, «potrebbe scrivere a
rovescio, invertendo tutte le lettere o
scrivendo
le parole da destra verso sinistra». Di questa usanza satanica ne parla
anche Richard Wurmbrand (1909-2001), fondatore e animatore
dell'Associazione Gesù per il mondo comunista, in una sua opera in cui
mette in luce gli aspetti più luciferini del filosofo Mordekkay Levi,
vero nome di Karl Marx
(1818-1883). Parlando di Oulanem, un dramma con molti riferimenti
satanici poco conosciuto che trasuda odio per l'intera umanità, composto da Marx
in età giovanile, Wurmbrand annota: «"Oulanem" è di proposito l'inversione di
un nome sacro; è l'anagramma di Manuelo o Emanuele, nome biblico di Gesù che
significa in ebraico "Dio con noi" (Is 7, 14). Simili nomi invertiti hanno la
loro efficacia in magia nera». E aggiunge: «Esistono "chiese di
Satana". Uno dei loro riti è la messa nera, celebrata a mezzanotte
da un sacerdote satanista. I ceri neri sono posti sui candelieri. Il sacerdote
indossa i paramenti con le fodere di fuori. Dice tutto ciò che è prescritto nel
libro delle preghiere, ma alla rovescia, cominciando dalla fine. I santi
nomi di Dio, di Gesù e di Maria sono letti in senso inverso»
26. Parlando della magia
nera o diabolica, scrive Arturo Castiglioni: «Partendo dal principio
del contrasto, le pratiche consistono nel contaminare le preghiere
ripetendole a rovescio [...]; tutto l'antico simbolismo rivive,
diremo così, a rovescio, in questo nuovo sistema. Il Pentagramma rovesciato
diviene il simbolo degli adoratori del diavolo»
27. Ricordiamoci, dunque, di questo
inquietante aspetto ogni volta che parliamo di linguaggio a rovescio.
Paolo Baroni
NOTE
1 Questo è almeno ciò che è emerso in occasione del processo a carico dei Judas Priest, dove sono state ascoltate testimonianze in questo senso di diverse rockstars (cfr. M. Introvigne, Indagine sul satanismo, Mondadori, Milano 1995, pag. 365).
2 Cfr. P. E. Cicerone, «Papè Satàn, papè Satàn, alèppe», in Il Gazzettino, del 2 novembre 1994.
3 Cfr. D. Arona-G. M. Panizza, Satana ti vuole, Corbaccio, 1994, pag. 250.
4
Nonostante ogni sforzo, ci sfugge infatti il recondito motivo per cui certi
gruppi dovrebbero scambiarsi «messaggi in codice» nascosti nei dischi, quando
potrebbero farlo molto più comodamente per telefono! D'altronde, affermazioni di
questo genere non sono nuove per Introvigne. Tutte le sue opere, infatti, pur
essendo molto ben documentate e rigorosamente scientifiche, oltre a difettare di
un giudizio formulato dalla prospettiva cattolica dei fenomeni presi in esame,
sono come pervase da una febbre che tutto deve ridimensionare, per cui ogni dato
acquisito dev'essere rivisitato in senso riduzionista. Per non fare che un
esempio, la sensazione che si ha al termine della lettura delle 430 pagine di
Indagine sul satanismo, è che manca poco che i satanisti (al massimo qualche
centinaio in tutto il mondo) non esistano che nella fantasia malata degli
anti-satanisti!
5
Cfr. Mons C. Balducci,
Adoratori del diavolo e rock satanico, Piemme, 1991, pag. 208. Ma cos'è
esattamente un sacramentale? Per la teologia cattolica, i sacramentali sono per
definizione «cose o azioni con le quali la Chiesa [...] suole servirsi
per ottenere, per sua impetrazione, degli effetti soprattutto spirituali»
(cfr. Dizionario ecclesiastico, Unione Tipografico-Editrice Torinese,
Torino 1958, vol. III, pag. 648, voce «Sacramentali»).
Oggetti come l'acqua santa, le medaglie benedette, gli anelli nuziali, le
candele benedette, le ceneri quaresimali, il sale benedetto, le campane e i rami
dell'ulivo pasquale vengono esorcizzati o benedetti da un sacerdote, che recita
su di essi determinate formule fissate dalla Chiesa, in modo che coloro che li
portano con devozione, ne vengono a contatto o ne fanno un uso conveniente
ricevano da Dio benefici spirituali. Allo stesso modo, ma nel campo opposto, il
backmasking potrebbe benissimo essere interpretato come una sorta di maleficio, di
fattura magica, mediante la quale si lega l'influenza di spiriti maligni a
determinati oggetti - in questo caso i dischi o i CD - al fine di nuocere
spiritualmente coloro che, anche inconsapevolmente, ne fanno uso.
6 Cfr. C. Climati, Inchiesta sul rock satanico, Piemme, 1996, pagg. 45-46.
7 Cfr. J. Godwin, The Devil's Disciples, Chick Publications, 1985, pagg. 342-345. L'ipotesi demoniaca della creazione dei backmasking bifronti - difficilissimi da ideare - spiegherebbe la loro origine che appare sovrumana.
8 Cfr. W. P. Blatty, L'esorcista, Mondadori, Milano 1974, pagg. 125, 143, 312-313.
9 Cfr. Quidam, Il diavolo. Se fosse una favola!..., Brescia, 1969, pag. 210.
10 Cfr. Iniziazione umana e solare, Edizioni Nuova Era, pagg. 39; cit. in AA. VV., New Age: lo strumento della piovra massonica per la distruzione dell'uomo e della società, Rimini 1994, pagg. 19-20.
11
Cfr. Cfr. R. Cavendish, La
magia nera, Mondadori, Milano 1994, pag. 157. I maghi sono così convinti di
questo concetto meccanicistico dell'utilizzo di «veri» nomi o di formule che uno
dei più famosi tra loro - Eliphas Levi - disse: «In magia, aver detto
significa aver fatto» (ibid., pag. 171).
12
Ibid., pag. 161.
13 Ibid., pag. 162. L'uso di anagrammi è comune anche nel mondo del rock. L'album del gruppo hard canadese Rush, intitolato Hold Your Fire (Mercury 1987), contiene il brano Tai Shan, anagramma di Shaitan, antico nome di origine sumera del diavolo. Non a caso questo pezzo contiene una registrazione rovesciata della cantante Aimee Mann.
14 Ibid., pagg. 168-169.
15 Ibid., pag. 173. Diversamente dalle parole bifronti, i palindromi (dal greco palíndrómos, ossia «corsa all'indietro») sono vocaboli molto più rari che letti in entrambi i sensi assumono sempre lo stesso significato. Esempi ne sono le parole ala, ava, ere, oro, erre, ecc...
16 Cfr. P. F. Giantulli s.j., L'essenza della Massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani Editore, Firenze 1973, pag. 71.
17 Cfr. O. Wirth, I Tarocchi, Edizioni Mediterranee, Roma 1990, pag. 213.
18 Cfr. Epiphanius, Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della Storia, Editrice Ichthys, Roma 1996, pag. 107. Che anche i «figli della Vedova» facciano uso di parole all'incontrario o simbologie cristiane rovesciate ce lo conferma il massone Salvatore Farina, che nella sua opera Il libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato (Edizioni Piccinelli, Roma 1946) scrive che al Grado di Compagno il rituale porta le parole sacra e di passo Nihcaj e Tellobihs scritte alla rovescia. Giordano Gamberini, un altro autore massonico, ci dice che nel simbolo del 33º Grado è contenuto un triangolo equilatero con la punta rivolta verso il basso. Federico Mavì, nel suo libro Voglio essere massone (pagg. 62-63), commenta questo fatto scrivendo che «tutto il mistero massonico è racchiuso in quel Delta rovesciato. Ma perché capovolto? [...] Se il triangolo è col vertice in basso, dunque, Dio è a testa in giù. A dispetto di ogni affabulazione, quel piccolo triangolo all'incontrario è la prova discreta e definitiva dell'Essenza massonica, taciuta ai più».
19 A. C. Rae, Occulto, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1989, pagg. 37-38.
20 Cfr. A. Crowley, Magick, Astrolabio, Roma 1976, pagg. 581-582.
21 Ibid., pag. 248.
22 Cfr. H. Lindsey - C. C. Carlson, Satana è vivo e vegeto sulla Terra, ultimo pianeta, Edizioni Centro Biblico, Napoli, pag. 27.
23 Cfr. Bob e Gretchen Passantino, L’ombra di Satana, Ed. Messaggero, Padova 1994, pagg. 44, 78.
24 Vedi la sezione dei backmasking satanici.
25 Cfr. Bob e Gretchen Passantino, op. cit., pag. 103. Anche il nome del celebre mago italiano Otelma è stato ottenuto rovesciando il nome Amleto.
26 Cfr. R. Wurmbrand, Mio caro diavolo. Ipotesi demonologiche su Marx e sul marxismo, Edizioni Paoline, Roma 1979, pag. 31.
27 Cfr. A. Castiglioni, Incantesimo e magia, Milano 1934, pag. 269.