Chi pensa che i seguaci di Alleanza Cattolica (AC) abbiano finito di stupirci con le loro "trovate" un po' sopra le righe si sbaglia di grosso. Eppure questi signori di cose veramente strane ne hanno dette e combinate parecchie, a cominciare da Massimo Introvigne, membro di spicco di AC, nonché presidente del CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni), le cui varie opere librarie, i numerosi articoli e gli interventi televisivi hanno finito spesso per portare acqua al mulino delle sètte più distruttive (come i Testimoni di Geova o Scientology), fino a scrivere libri che le sètte stesse acquistano e diffondono per presentarsi all'esterno. Per non parlare poi dell'infiltrazione dell'Aiuto alla Chiesa che soffre 1 operata da militanti di AC, un'associazione nata per aiutare i cristiani d'oltrecortina e trasformata in un ennesimo strumento alleanzino per difendere - in nome della (un tempo tanto deprecata) libertà religiosa - i "poveri" Scientologi o Testimoni di Geova che a causa del loro credo subiscono delle vessazioni da parte della società laica e laicista, unico vero spauracchio di Introvigne e compagnia 2. Ed ora, dopo il "ridimensionamento" del fenomeno satanista e del pericolo esoterico in generale, ecco che un altro affiliato di rilievo di AC se ne esce con un articolo lodativo niente meno che del gruppo heavy metal Iron Maiden! Sì, avete capito bene! Il cattolico Marco Respinti ha dedicato a questa band inglese un servizio pubblicato sul settimanale Il Domenicale (del 14 giugno 2003) in cui ne elogia la capacità artistica di trasmettere ai propri ascoltatori tutto un bagaglio culturale che va da Samuel Taylor Coleridge (1772-1834) a John Ronald Reuen Tolkien (1892-1973). In effetti, molti dei testi di questo gruppo si ispirano o citano per esteso liriche estratte da opere teatrali, film d'altri tempi, classici della letteratura, ecc... Strano però che a Respinti siano sfuggite le tematiche sulfuree trattate dal gruppo in questione che avrebbero dovuto obbligatoriamente attrarre la sua attenzione. Purtroppo, come ci è già successo in altre occasioni, dobbiamo far notare che ciò in cui spesso peccano gli scritti degli affiliati di AC non è tanto quello che dicono, ma quello che non dicono. Le omissioni del Nostro - di cui tra breve illustrereremo alcuni esempi tra i più significativi - non sono cose da nulla, soprattutto se si tiene conto del fatto che Respinti pone un accento di benevolenza sul fatto che gli Iron Maiden, tra i tanti autori, citano anche il cattolico Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) 3.
Iniziamo con le "sviste". Uno degli album degli
Iron Maiden che ha ottenuto
molto successo è intitolato
The Number of the Beast ("Il numero della Bestia";
EMI 1982). Il testo del brano omonimo, che è preceduto dalla lettura del passo
biblico inerente il numero della Bestia (Ap 13, 1-17) da parte di una voce
cavernosa e malefica, descrive un rito satanico celebrato di notte in una
foresta: "The ritual has begun, Satan's work is done/ 666 the Number of the
Beast, Sacrifice is going on tonight" ("Il rito inizia, il lavoro di Satana è
fatto/ 666 il numero della Bestia, il sacrificio verrà compiuto stanotte"). Il
pezzo finisce dando la parola a Satana stesso: "666 the one for you and me/ I'm
coming back, I will return And I'll possess your body and I'll make you burn/ I
have the fire I have the force I have the power to make my evil take its course"
(666 l'unico per me e per te/ Sto tornando, ritornerò e prenderò possesso del
tuo corpo e ti farò bruciare/ Ho il fuoco, ho la forza, ho il potere per fare sì
che il mio male prenda il suo corso"). Dopo la pubblicazione di questo brano, di
fronte all'accusa di satanismo da parte dei soliti fondamentalisti, i fans degli
Iron Maiden rispondono abitualmente dicendo che il testo di questa canzone è
frutto di un incubo del bassista
Steve Harris e che il loro gruppo non ha nulla
a che fare con il diavolo. Incubo o no, sta di fatto che il pezzo in questione
parla di satanismo e non lo fa certo per deprecarlo o metterlo alla berlina. In
un altro album degli Iron Maiden,
Seventh Son of a Seventh Son ("Il settimo
figlio di un settimo figlio"; EMI 1988), c'è una track intitolata Moonchild;
ecco parte del testo: "Seven deadly sins Seven ways to win/ Seven holy paths to
hell And your trip begins/ Seven downward slopes Seven bloodied hopes/ Seven are
you burning fires, Seven your desires.../ I am he the bornless one The fallen
angel watching you Babylon, the scarlet whore" ("Sette peccati mortali, sette
modi di vincere/ Sette santi percorsi per l'inferno, e il tuo viaggio inizia/
Sette pendii scoscesi e sette speranze insanguinate/ Sette sono i tuoi fuochi
brucianti e sette i tuoi desideri/ Io sono lui l'unico non nato, l'angelo
decaduto che guarda te Babilonia, la prostituta scarlatta"). Per l'elaborazione
di questo testo, una perla di esoterismo iniziatico, gli
Iron Maiden si sono
serviti di un'opera scritta da un autore che Respinti & Compagnia dovrebbero ben
conoscere. Si tratta del Liber Samekh (The Barbarous Names of Evocation),
un'opera uscita dalla penna del mago nero britannico Aleister Crowley
(1875-1947) 4. Il titolo del brano è anche quello di un altro libro scritto da Crowley (La figlia della Luna); il testo descrive un'operazione magica che
prevede riti di natura autosessuale, omosessuale, l'accoppiamento di una donna
con un angelo e la successiva nascita dell'incarnazione della Donna Scarlatta,
Babalon, la madre dell'anarchia e delle abominazioni.
è veramente incredibile
che Respinti sorvoli su questi particolari... D'altronde, il legame tra Crowley
e gli Iron Maiden non è affatto casuale o limitato nel tempo, tanto che il
cantante del gruppo Bruce Dickinson ha manifestato più volte l'intenzione di
girare un film sulla vita di questo mago intitolato
The Chemical Wedding ("Il
matrimonio chimico") in collaborazione con il team di
Monthy Python
5, e che il brano
Man
of Sorrows ("Uomo dei dolori"), incluso nel suo CD solista
Accident of Birth
("Incidente di nascita"; 1997) parla del giovane Crowley
6. In un'intervista
rilasciata alla rivista Rock Brigade, un giornalista ha chiesto a Dickinson:
"L'espressione 'matrimonio chimico' è usata dagli alchimisti per definire il
momento in cui il piombo diventa oro. Quando hai avuto l'idea di usare questo
termine per il titolo dell'album?". Risposta di Dickinson: "Gli alchimisti
usavano questo termine in modo metaforico, perché la verità è questa: il piombo
è l'essere umano e l'oro è il divino. Tutta la cosa è veramente interessante"
7. Siamo in pieno esoterismo... Molti anni prima, lo stesso Dickinson aveva
d'altronde rivelato che per quanto riguarda le fonti di ispirazione per i testi,
gli Iron Maiden avevano attinto "a cose come i Tarocchi e a persone come Aleister Crowley"
8. Alla luce di tutto questo, Respinti dovrebbe meditare su
questa dichiarazione di Dickinson: "Noi possiamo suonare con convinzione ogni
notte, perché crediamo totalmente nella musica che produciamo"
9.
Una delle cose che salta agli occhi guardando le covers
degli LP di questo gruppo o vedendo gli scenari dei loro concerti è il grande
interesse per l'antico Egitto manifestato da questa band. Intervistato
a questo proposito, Dickinson ha affermato: "L'idea venne da me a causa
del mio interesse per la religione, per la magia e per tutte queste strane cose
[...]. L'idea dell'album 'Powerslave' era di fare qualcosa di abbastanza
magico nel disco in modo da trasmettere l'intero evento" 10.
Da notare che sulla cover di Powerslave
("Schiavo del potere") c'è una Piramide il cui vertice è illuminato
(un altro simbolo esoterico che ha ben poco a che fare con l'Egitto e molto
con la stregoneria). C'è dell'altro. Sul retro dell'album Piece
of Mind ("Pezzo di cervello; EMI 1983) c'è una citazione biblica
presa dal Libro dell'Apocalisse (Ap 21, 4) un po' rimaneggiata.
Il passo "neither shall be any more pain" ("nè pena esisterà
più"), è stato sostituito dalle parole "neither shall be any more
brain" ("nè
esisterà più cervello"), insinuando così che quelli che vanno in Paradiso
sono degli stolti! Il loro disprezzo per il cristianesimo è espresso anche nella
track Heaven Can Wait ("Il paradiso può attendere"),
un brano in cui si glorificano i piaceri della vita e si afferma che gli uomini
non dovrebbero occuparsi delle cose spirituali. "Heaven can wait. I've
a lust for the earth below" ("Il paradiso può aspettare. Ho una
concupiscenza per la terra quaggiù"). In questo ellepì, all'inizio del
brano Still Life ("Natura morta") è stato inserito un messaggio
al contrario. I fans degli Iron
Maiden sostengono che si tratti di una specie di risposta sarcastica
del gruppo a chi li
accusava di satanismo dopo la pubblicazione di The Number of The Beast.
Ascoltando al contrario il messaggio si odono queste parole: "What ho
sed de t’ing wid de t’ree bonce? Don’t meddle wid t’ings you don’t understand"
("Che cosa ha detto il mostro dalle tre teste? Niente che tu possa capire").
Questo messaggio, pronunciato in dialetto giamaicano, potrebbe alludere a
Cerbero, il cane-demone
che sta a guardia della porta dell’inferno, oppure a Ecate,
la dea delle tenebre della mitologia greca. E d'altronde come negare ogni rapporto
con il satanismo quando il numero 666 appare su molte copertine di loro dischi,
come sul singolo The
Trooper ("Il cavalleggero"; 1983), dove sulle spalline di
Eddie (lo zombie-mascotte
del gruppo), in versione soldato di sua maestà britannica, appare il numero
della Bestia? Lo stesso numero è stato riprodotto su tutte le covers
in occasione dell'anniversario
decennale (1980-1990) della carriera artistica degli Iron
Maiden. Un altro fregio (vedi figura a lato) presente su tutte le copertine
del gruppo inglese. è molto inquietante:
secondo l'agente di polizia Paul Banner, un poliziotto della Carolina
del Sud che indaga sui crimini di natura occulta, questo simbolo, trovato spesso
sulla scena di diversi delitti a sfondo satanico, distinguerebbe i satanisti
hardcore dai satanisti dilettanti. Il significato è il seguente: tutti
siamo nel primo cerchio, quello con la freccia, e ci troviamo di fronte a una
scelta. Andare a destra o a sinistra, scegliere tra Dio e Satana. Solo il cerchietto
sul lato sinistro (quello del diavolo) è collegato al cerchio principale 11.
Si tratta del "left hand path" ("il sentiero della mano
sinistra"), una pratica di magia sessuale ben nota a Crowley e ben conosciuta
nel mondo dell'hard rock, tanto che gli Entombed,
un altro gruppo abbastanza sulfureo, hanno pubblicato un album intitotato appunto
Left Hand Path
(Earache 1990). E che dire della cover dell'ellepì Somewhere
in Time (EMI 1986), dove oltre alle tematiche care a questo gruppo appaiono
anche diversi simboli esoterici come l'Occhio
di Horus, così caro a Crowley? Uno dei brani di questo gruppo è 22
Acacia Avenue. Ora, come molti sanno, per la Massoneria l'Acacia
e un albero sacro. Secondo la mitologia massonica, infatti, il corpo senza vita
di Hiram, architetto di re Salomone, venne sepolto dai suoi uccisori
sotto un'Acacia, motivo per cui molte riviste dei vari Grand'Orienti o molte
Logge portano questo nome... Come siamo lontani da Chesterton...
Vorremmo concludere questo articolo con una citazione estratta dal libro I prìncipi del tramonto, che riassume il nostro pensiero a riguardo dei gruppi
rock che nelle loro liriche o sulle loro copertine esibiscono tematiche
sataniche magari anche senza essere necessariamente satanisti. A chi, come
Respinti, non prende nemmeno in considerazione questo aspetto o lo attribuisce
agli incubi del bassista (e quindi non meritovole di vera attenzione) ripetiamo:
"Siamo convinti anche noi del fatto che dietro a molte delle bands che fanno rock
satanico non si nasconda la ferma volontà di diffondere l'occultismo, ma il
semplice sfruttamento di un tema che, a causa del fascino sinistro che esercita
puntualmente sull'acquirente (soprattutto sui giovanissimi), può incrementare il
fatturato. Ma siamo altresì convinti che questa constatazione non sposti il
problema di un solo millimetro. Che ve ne pare di un uomo che unicamente per
racimolare soldi in periodo elettorale si impegnasse nella diffusione di
materiale propagandistico a favore di un candidato nel cui programma politico
lui personalmente non crede? E se questi venisse eletto, non pensate che, aldilà
della pura motivazione economica che lo ha mosso, quell'uomo abbia in qualche
modo contribuito all'elezione di quel candidato? Allo stesso modo, quei
musicisti che nelle loro opere inseriscono immagini o testi satanici per una
pura strategia di mercato, portano inevitabilmente acqua al mulino del diavolo.
C'è poi da aggiungere che, a differenza di Dio che esige dall'uomo un'adesione
consapevole e amorosa alla sua legge, Satana si serve volentieri anche di chi
magari non crede nemmeno alla sua esistenza. Dice infatti il libro Gloria Crux:
'Mentre non si può servire Dio se non credendo in lui, il diavolo dal canto suo
non ha bisogno che si creda in lui per servirlo. Anzi, mai lo si serve così
bene, come ignorandolo'" 12.
Paolo Baroni
NOTE
1 A causa di questa pessima strumentalizzazione, qualcuno l'ha scherzosamente
ribattezzata "Aiuto alla sètta che soffre"...
2 Sui veri motivi di questa presa di posizione di AC (la difesa del gruppo
brasiliano Tradizione Famiglia e Proprietà o TFP...) si veda l'antologia sul
sito http://www.kelebekler.com.
3 Un altra pecca di Respinti (e dei suoi amici "esperti" di nuovi movimenti
religiosi) risiede in una strana forma di schizofrenia intellettuale, che si
manifesta in uno sdoppiamento tra il giudizio espresso a proposito di un
soggetto preso in esame dal cattolico e quello manifestato dall'"esperto". Il
primo, quasi sempre taciuto, lascia il posto al secondo dietro il paravento
della "scientificità" dell'esposizione che dev'essere un'asettica "fotografia"
del fenomeno analizzato. Va da sè che un autore cattolico nell'esporre un
argomento che presenta dei pericoli per la fede dovrebbe prima di tutto mettere
in guardia i propri lettori da quei pericoli, cosa che i membri di AC
puntualmente non fanno. L'unica forma di discernimento fornita dagli autori di
AC sembra l'appartenenza a certe culture (in questo caso quella anglosassone
così cara agli alleantini...).
4 Vedi pagina web
http://www.geocities.com/SunsetStrip/Backstage/9121/Poems.html
5 Vedi pagina web
http://www.alterguia.com/MUSICA/crowley_fans.htm
6 Intervista di Seriah Azkath, del 19 agosto 1998.
7 Vedi la pagina web
http://213.86.54.13/brucedickinson/press/translated/rockbrigade_1998.asp.
8 Cfr. Circus, del 31 agosto 1984.
9 Cfr. Hit Parader, febbraio 1985, pag. 6.
10 Cfr. Hit Parader, aprile 1985, pag. 4.
11 Cfr. J. Godwin, Rock & Roll Religion. A War Against God ("La religione del
rock. Una guerra contro Dio"), The Rock Ministries, Bloomington 1995, pag. 60.
12 Cfr. P. Baroni, I prìncipi del tramonto, Il Cerchio, Rimini 1997, pag. 180.
Il presente scritto è reperibile anche alla pagina web
http://www.kelebekler.com/occ/respinti.htm