Nella sezione relativa ai messaggi subliminali visivi a carattere pornografico del nostro sito, fanno la loro comparsa parecchi esempi rinvenuti in famosi cartoni animati (Il Re Leone, La Sirenetta, Le avventure di Bianca e Bernie, ecc...) prodotti dalla Walt Disney Co. Una delle obiezioni che spesso vengono sollevate a riguardo di questi messaggi - la cui presenza è fuori discussione - è che questi fotogrammi o disegni sarebbero stati inseriti nei vari cartoon dai disegnatori per scherzo. Ora, al di là del fatto che inserire anche solo alcuni frames di natura oscena in film di animazione destinati soprattutto ai più piccoli sarebbe già di per sè uno «scherzo» di pessimo gusto e un segno di scarsissima moralità in chi disegna e in chi sovrintende, vorremmo fare innanzi tutto notare che tali messaggi compaiono in cartoni prodotti a molta distanza di tempo l'uno dell'altro. Il che indicherebbe che includere sequenze oscene è dunque una «tradizione» per i cartoonist della Disney! Ma c'è dell'altro. I fatti riportati di seguito 1 illustrano, oltre ogni ragionevole dubbio, la volontà da parte dei vertici di questa azienda di concorrere alla scristianizzazione, alla distruzione della famiglia, alla diffusione di ogni deviazione di natura sessuale e alla pansessualizzazione della gioventù fin dall'infanzia in atto da una cinquantina d'anni a questa parte. E' evidente che tutto questo si coniunga perfettamente con la politica di annichilimento per via di denatalità perseguita dalla lobby ebraico - massonica. Ad ogni modo, noi ora vi esporremo dei fatti; giudicate voi stessi...
Fin dal 1991, gay e lesbiche provenienti da tutto il mondo convergono ogni anno al Walt Disney World di Orlando, in Florida, per un intero weekend di eventi eccitanti concentrati nell'area dei parchi e delle attrazioni. A partire dal 1998, il Gay Day di Orlando è cresciuto notevolmente, attirando più di 100.000 tra gay, lesbiche, transgender, bisessuali, famiglie e amici 2. La Southern Baptist Convention («Convenzione Battista Meridionale»), la più grande chiesa protestante in America 3 con 16.000.000 di membri, ha sfidato l'impero della Disney a causa del materiale anticristiano e immorale che essa sta riversando nelle case americane sotto le sembianze di «family entertainment» («divertimento di famiglia»). A Dallas, nel Texas, il 18 giugno 1997, 12.000 delegati battisti hanno votato all'unanimità il progetto di lanciare un boicottaggio dei prodotti venduti dalle società di proprietà della Disney. Il weekend tenuto nello stesso mese al Walt Disney World di Orlando chiamato Gay days, insieme al nuovo progetto proposto dalla Disney di estendere l'impiego di benefici assicurativi a profitto dei partner gay e lesbiche, e allo show apertamente saffico mandato in onda dall'emittente televisiva ABC-TV e condotto da Ellen DeGeneres (leggi «Degenerata»), è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Richard Lamb, della Church Morals and Ethics Panel («Commissione Ecclesiastica per la Morale e per l'Etica»), ha dichiarato: «Non si può camminare da un lato della strada con la famiglia mentre allo stesso tempo una combriccola di gay cammina tranquillamente dall'altro lato. C'è un senso di tradimento e di oltraggio». La Disney possiede l'ABC-TV, l'ESPN, l'A&E e la Miramax 4, che gira film come Pulp Fiction (1994), con John Travolta e Samuel Jackson, che esalta sfacciatamente l'uso della cocaina. Sua è anche la pellicola Il Paziente inglese (1996), un film antitedesco che termina con un suicidio assistito. E mentre la Disney annunciava di aver incassato nel solo 2006 21.000.000 di dollari, le sue scorte rimasero sugli scaffali quando iniziò il boicottaggio. Disse Roy Fisher, della First Baptist Church di Nashville: «So di centinaia di persone che hanno disdetto Disney Channel. La Disney ha abbandonato i valori della famiglia tradizionale per promuovere l'agenda omosessuale. è venuta l'ora di smettere di patrocinare quelle società che incoraggiano ideologie e pratiche immorali». Come abbiamo rilevato, ogni anno, gli omosessuali sono invitati a passare il primo weekend di giugno a Disney World. Michael Eisner, il capo, accidentalmente ebreo, della Disney, fà sconti speciali ai gay nel Marriott Courtyard del Disney Village e al Dolphin and Swan Hotels. Dal 5 al 9 giugno. Eisner riserva ai gay Pleasure Island (=l'Isola del Piacere), situata nel bel mezzo del parco. Circa 60.000 omosessuali, provenienti da tutti gli States, la affollano e l'orgia va avanti per tutta la notte. Turisti con i loro figli hanno riportato, scioccati, di aver visto omosessuali che facevano sesso in pubblico!
Durante gli anni '30, il Partito Comunista infiltrò completamente Hollywood. Il
24 ottobre 1947, Walt Disney (1901-1966) testimoniò davanti all'House
Committee sulle attività anti-americane. Egli affermò che il sindacalista
Herbert Sorrell
era un comunista che aveva tentato di organizzare negli studios della
Disney un fronte rosso denominato Congress of Studios Union, ma che i
suoi impiegati lo avevano rifiutato. Disney dichiarò che anche
Dave Hilberman,
direttore artistico durante le riprese di
Bambi (1942), era un comunista
che aveva studiato a Mosca nel 1922 e aveva trovato lavoro nella Disney
nel 1938. Hilberman iniziò ad arruolare iscritti per per preparare il terreno a Sorrell prima di essere licenziato. Entrambi erano ebrei, ed il giornale
comunista Daily Worker definì Walt Disney un «antisemita»(!), biasimando anche i suoi
film. Walt Disney lavorò per tutta la vita per tenere gli ebrei fuori dalla
Disney. Egli rivelò all'FBI i nomi dei produttori hollywoodiani ebrei
e quelli dei registi che erano membri segreti di una cellula del Partito
Comunista e che facevano propaganda anti-americana. Disney non vedeva di buon
occhio gli ebrei e sapeva della loro reputazione di grandi propinatori di quelle
perversioni che minano la società. Chissà cosa direbbe ora di
ciò che Michael Eisner ha fatto degli studios della sua ditta ... Ma, forse, il conformismo anticomunista dell'epoca significava sono una opposizione sul modo di raggiungere un obiettivo, che restava comunque fermo ed indiscusso. Ad ogni modo, stiamo mettendo troppa carne al fuoco; è il caso di andare con ordine.
Ecco i fatti sulla Disney che è bene conoscere:
l Cartoni animati per bambini
Ne La Sirenetta (1989), nella scena in cui la perfida Ursula sposa il principe Eric, il sacerdote celebrante (apparentemente un Vescovo) ha un'erezione. Anche una guglia del castello del re Tritone, che appare sulla versione americana della videocassetta, assomiglia moltissimo ad un pene;
In Pocahontas (1995), la Disney ha censurato il fatto storico l'eroina della storia si converte dal paganesimo al cristianesimo;
Gli attori Ernie Sabella e Nathan Lane intervistati dal New York Time hanno dichiarato che i personaggi che hanno interpretato (Pumbaa e Timon) in Il Re Leone (1994), sono stati «i primi personaggi omosessuali che la Disney abbia mai messo sullo schermo» 5.
l Altri film
La Disney ha firmato un contratto di quattro anni con Martin Scorsese, il regista del film blasfemo L'ultima tentazione di Cristo (1988) 6;
La Disney ha ingaggiato il regista Victor Salva - un molestatore di bambini già condannato per questo reato - per dirigere il suo film Powder, un meraviglioso incontro con un altro essere (1996). Quando una delle vittime di Salva, Nathan Winters (ora ventenne), rese nota l'assunzione, alcuni degli agenti di polizia che nel 1987 avevano investigato sulle molestie sessuali, erano increduli che Salva stesse nuovamente lavorando come regista di film. «La cosa mi fece rimanere di stucco», disse il tenente di polizia Gary Primavera. «Egli ha chiari segni di pedofilia». John Dreyer, un dirigente della Disney, si rifiutò di rispondere alla domanda di Winter se la Disney avrebbe licenziato Salva dicendo: «Vuole forse finire in prima pagina»? 7;
La Disney ha considerato di acquistare Ripe. No One Stays Innocent Forever («Maturo. Nessuno rimane innocente per sempre»; 1997), un film che parla della deflorazione di due gemelle quattordicenni 8;
La Disney ha assunto Kevin Smith per produrre due film:
Dogma. Le strade del Signore sono finite (1999), una pellicola che attacca il cristianesimo asserendo che la fede cristiana è poco più di una mitologia;
In cerca di Amy (1997), la storia di un bisessuale che fà la corte ad una lesbica 9;
Mark Gill, presidente della Miramax, di proprietà della Disney, ha prodotto il film anti-cattolico Priest («Il sacerdote»; 1994). Questa società ha ammesso di spingere vigorosamente, spesso in modo violento, i suoi film. Priest è una pellicola pro-omosessuale che dipinge cinque preti cattolici come pervertiti e deplora la loro perversione degli insegnamenti della Chiesa. Uno di loro è omosessuale; un secondo è un adultero; un terzo è un alcolizzato; un quarto è demente; e il quinto è semplicemente un mediocre vizioso. Il film è sfacciatamente anticristiano 10;
Pulp Fiction (della Miramax) è un film squallido e iper-violento 11;
La Miramax ha prodotto il film pro-gay Lie Down With Dogs («Un sonnellino con i cani»; 1995) 12;
Diane Disney Miller, figlia di Walt, ha condannato pubblicamente il coinvolgimento della Disney nel film storicamente impreciso Nixon (1995), di Oliver Stone. In un lettera scritta alla famiglia di Nixon, disse la Miller: «Mi vergogno che la Walt Disney - la società creata da mio padre - sia in qualche modo coinvolta in questa distorsione che stravolge la storia». Non sorprende il fatto che i dirigenti della Disney si siano rifiutati di commentare questa lettera 13;
Il colore della notte (Hollywood Pictures 1994) mostra i due attori Bruce Willis e Jane March in numerose scene di sesso con inquadrature frontali di nudità 14;
The Advocate («Il difensore»; Miramax 1994) è pieno di scene di nudo 15;
Clerks («Commessi»; Miramax 1994), un film in bianco e nero su alcuni commessi di un negozio nel New Jersey, è stato vietato ai minori di diciassette anni a causa del linguaggio osceno e delle numerose scene sessualmente esplicite 16;
Kids («Ragazzi»; Miramax 1994) è stato descritto dalla rivista Variety come «uno dei film americani più controversi che sia mai stato girato». Secondo il Newsweek, «il film narra la storia di alcuni adolescenti dei sobborghi di New York mentre fumano erba, adescano gay, malmenano un uomo di colore e si esibiscono in scene gratuite di sesso». Messa sotto pressione, la Miramax ha dovuto creare una società indipendente per poter introdurre sul mercato e distribuire questo film semi-pornografico 17;
Chicks in White Satin («Ragazze in raso bianco»; Hollywood Pictures 1994) è un documentario su una coppia lesbica che decide di sposarsi in modo «semi-tradizionale» 18;
Jefferson in Paris (1995), un film finanziato dalla Disney, mette in scena la calunnia (messa in giro dai suoi rivali politici, ma smentita dagli storici) secondo cui Thomas Jefferson avrebbe avuto un figlio da una schiava di colore tredicenne 19;
Nel film del 1994 della Disney Che fine ha fatto Santa Clause, il numero di una linea telefonica a luci rosse appare in questa pellicola destinata ai bambini e alle famiglie 20.
l Televisione, bambini e valori familiari
Recentemente, la Disney ha comprato la Capital Cities/ABC per 19.000.000.000 di dollari. Il 19 marzo 1996, la ABC mandò in onda il Dana Carvey Show, un programma che presenta scherze e risate sull'abuso di alcol e sulla dipendenza da cocaina. Lo stesso show includeva uno sketch chiamato Under Five on Comedy Central, durante il quale i bambini facevano scherzi volgari e ricorrevano agli insulti. Durante lo show, Carvey imitò George Washington mentre sniffava cocaina e Benjamin Franklin a letto con un altro uomo. Lo stesso programma presentava una presa in giro animata intitolata The Ambiguously Gay Duo, in cui due eroi stile Superman sono omosessuali e guidano una supermacchina a forma di genitali maschili. E infine, in Celebrity Bloopers («Gli strafalcioni delle celebrità») veniva presentata la parodia di diciassette usi della parola «fuck» (coperti da un bip, evidendemente, ma l'intenzione era chiara). Cos'altro possono aspettarsi da ABC i nostri figli e le famiglie?
A Disney World, ad Orlando, dopo diciassette anni, la Disney ha dismesso lo spettacolo Glory and Pageantry of Christmas («Gloria e fasto di Natale»), una delle poche concessioni della Disney al fatto che il Natale è cristiano, e lo ha sostituito con Tropical Santa. La nuova festa include «Santa Claus, albero illuminato e cantante con elementi tropicali come la musica caraibica e interpretazioni jazzistiche dei canti natalizi, uno show scenico e musicale con "Tropical Santa", stuntman per ragazzi, una parata illuminata e una festa sing-a-long e un finale di fuochi d'artificio».
l Le persone, le politiche e l'agenda omosessuale
Nel giugno del 1996, la Disney aiutò a promuovere la 6ª edizione annuale del raduno Gay and Lesbian Day at Walt Disney World. La Disney ha permesso agli organizzatori omosessuali di ritrarre Topolino e Paperino come due gay, e Minnie e Paperina come due lesbiche;
Disney ha esteso l'indennità sanitaria ai suoi impiegati che sono partner omosessuali, ma la polizza non copre le coppie eterosessuali conviventi21;
Secondo il presidente della Disney Michael Eisner, il 40% dei 63.000 impiegati della Disney sono omosessuali;
La Disney ha la più grande organizzazione di impiegati gay e lesbiche dell'industria dell'intrattenimento.
Nel 1993, la Disney ha sostenuto la sottoscrizione del sussidio di Hollywood per la National Gay and Lesbian Task Force («Unità Operativa Nazionale dei Gay e delle Lesbiche») 22;
La Disney è stata reclamizzata su Out, una rivista per omosessuali 23;
Thomas Schumacher, direttore artistico dell'animazione dei personaggi della Disney è un omosessuale dichiarato che porta suo «marito» alle riunioni aziendali. In un'intervista rilasciata alla rivista omosessuale The Advocate, Schumacher ha affermato: «Ci sono molte persone gay (alla Disney) ad ogni livello. È un ambiente molto accogliente» 24;
La Disney ha assunto Lauren Lloyd, una lesbica dichiarata, allo specifico scopo di sviluppare film sulle donne e sulle lesbiche. La rivista Out, che come abbiamo visto è una pubblicazione omosessuale, ha lodato la Disney con queste parole: «Piaccia o no, le lesbiche non sono ancora le attrazioni di divertimento chic per tanta gente d'America. Tuttavia, con la Lloyd e la Disney dalla nostra parte qualunque cosa è possibile» 25;
Secondo un monitoraggio dell'American Family Association (AFA), la Disney è stata una dei maggiori sponsor della programmazione della TV pro-omosessuale;
Nel numero di maggio del 1995 della rivista Buzz, in un suo articolo, l'editore Steven Gaines scrisse che il presidente della Disney Michael Eisner aveva confidato ad un'attivista per i diritti degli omosessuali che «è probabile che il 40% dei 63.000 impiegati della società fosse gay». Thomas Schumacher, un omosessuale dichiarato e un uomo-chiave nella produzione del film che ha fruttato diversi miliardi alla, Il Re Leone, ha aggiunto: «Qui alla Disney ci sono molte persone gay ad ogni livello». Buzz è descritto come un periodico che «fornisce ai lettori prospettive sulle personalità, sulla politica, sulla cultura e sul commercio a Los Angeles, in California». Inoltre, l'articolo di copertina, intitolato «Disney Comes Out of the Closet» («La Disney rivela un segreto»), rivelava che la Disney ha la più grande organizzazione di impiegati gay e lesbiche dell'industria dell'intrattenimento, e che l'idea secondo cui questa azienda conterebbe tra le sue fila molti impiegati omosessuali è «più che fondata». Oltre a Schumacher, Buzz ha definito apertamente omosessuali alcuni dirigenti d'azienda della Disney: la vicepresidente di produzione Lauren Lloyd della Hollywood Pictures; il produttore di studio Laurence Mark; il sovrintendente all'animazione Andreas Deja, il responsabile per il personaggio di Gaston in La Bella e la Bestia; il vicepresidente senior alla divisione interattiva della Disney Steven Fields; Rick Leed, che guida la società che produce la commedia televisiva Home Improvement. Il coordinatore dell'addestramento della Disney Jimi Ziehr ha affermato che all'Epcot Centre della Disney ad Orlando, in Florida, «i gay superano di gran numero gli eterosessuali nelle attività di Futureland, e non c'è nulla di segreto alle Guest Relations» 26.
l I libri
L'Hyperion Press, una casa editrice di proprietà della Disney, ha pubblicato Lettin' It All Hang Out («Lasciandosi andare»), l'autobiografia della famosa drag queen (un travestito) RuPaul;
L'Hyperion Press ha pubblicato anche Growing Up Gay («La crescita degli omosessuali»), un libro scritto da tre attori comici omosessuali. Il libro è indirizzato «ai giovani gay che sono stati educati da genitori eterosessuali»;
Secondo la rivista Harper's, la Hyperion Press sta progettando di pubblicare un libro dell'autore omosessuale Daniel Harris sulla «cultura gay».
La Disney firma un contratto con un gruppo rock satanista 27
La Disney sta usando un'altra delle sue proprietà per diffondere l'ultima
sua proposta anti-famiglia. La
Hollywood Records,
una società controllata dalla Disney, ha pubblicato un album del gruppo
heavy metal
Danzig. Il
frontman di questa band è
Glenn Danzig che,
secondo il Los Angeles Times, «nei suoi brani tratta temi satanici».
Il manager del cantante nega che il suo cliente sia un satanista, ma
ammette che l'album
Blackacidevil
(Hollywood Records 1996) include un folto «immaginario oscuro,
gotico e sessuale». «Secondo me, questo è il prossimo passo della
Disney», ha detto
Tim Wildmon, vicepresidente dell'American Family Association.
«Abbiamo visto i loro sforzi contro la famiglia nei film e nei libri, per
cui la musica è il prossimo muro da abbattere. Ciò che è veramente preoccupante
è che la Disney sta portando avanti temi satanici nel
mercato degli adolescenti», ha aggiunto Wildmon. Ma chi sono realmente i
Danzig? Il loro video musicale
It's Coming Down («Sta venendo giù») è stato censurato da MTV
a causa delle scene di sadomasochismo, di masturbazione, di
pissing (scene con urina) e di mutilazione genitale
.
Persino il canale pornografico via cavo
Playboy si è
rifiutato di mandare in onda il videoclip del gruppo prodotto dalla
Disney. A questo proposito, Wildmon ha dichiarato: «Pensateci solo per un
attimo. Playboy, uno dei più grandi produttori mondiali di pornografia, non
manderà in onda il video di Danzig, e tuttavia la Disney, che viene ancora
accreditata come la più grande produttrice mondiale di intrattenimento
familiare, si fà promotrice della musica di Danzig. La cosa non ha senso».
La decisione della Disney di firmare un contratto a sette cifre con
Danzig suggerisce che oltre al profitto c'è sicuramente qualcosa d'altro dietro
alla scelta della società per la sua etichetta musicale Hollywood Records.
Secondo il Los Angeles Times, gli ultimi album del gruppo non si sono
avvicinati alla vendita di 500.000 copie di CD. Molti concorrenti della
Disney hanno messo in dubbio il contratto miliardario con i
Danzig, quando il buon senso dice
che questo gruppo satanico avrebbe potuto essere messo sotto contratto per molto
meno. Commenta Wildmon: «Disney e la Hollywood Records hanno disperatamente
voluto questo gruppo nel loro carnet, tanto da spendere almeno 1.000.000 di
dollari per essere sicuri che Danzig diventi un sinonimo della Disney. Se questa
è la strada che hanno scelto, saremo più che felici se le famiglie americane
sapranno che i dollari che hanno speso per vedere affettuosi cani dalmati sono
stati riciclati per pagare una musica che onora il diavolo».
Nel primo articolo a cura dell'American Family Association, abbiamo visto come Disney si fosse reso conto del pericolo rappresentato dall'internazionale ebraica e dal comunismo. Peccato, però che il padre di Topolino fosse affiliato alla Massoneria, che insieme al comunismo è una creatura al servizio del giudaismo talmudico e anticristiano. Che la sètta massonica mirasse alla corruzione della gioventù non è un mistero. In un carteggio massonico finito nelle mani di Papa Pio IX (1792-1878), e reso pubblico per sua volontà, c'è una lettera inviata dal carbonaro Nubius al Fratello Volpe il lontano 3 aprile 1824, in cui si dice: «Il cattolicesimo, meno ancora della monarchia, non teme la punta di uno pugnale ben affilato; ma queste due basi dell'ordine sociale possono cadere sotto il peso della corruzione. Non stanchiamoci, dunque, mai di corrompere. Tertulliano diceva con ragione che il sangue dei martiri è il seme dei cristiani. Ora, è deciso nei nostri consigli, che noi non vogliamo più cristiani; non facciamo dunque dei martiri, ma rendiamo popolare il vizio nelle moltitudini. Occorre che lo respirino con i cinque sensi, che lo bevano, che ne siano saturi. Fate dei cuori viziosi e voi non avrete più cattolici [...]. Ma perché sia profonda, tenace e generale, la corruzione delle idee deve cominciare fin dalla fanciullezza, nell'educazione. Schiacciate il nemico, qualunque esso sia, dicevano le istruzioni, ma soprattutto, schiacciatelo quando è ancora nell'uovo. Alla gioventù infatti bisogna mirare: bisogna sedurre i giovani, attirarli, senza che se accorgano. Andate alla gioventù e, se è possibile, fin dall'infanzia» 28. In un articolo di Mons. W. McGrath per la rivista Scarboro Mission di Toronto, pubblicato nel marzo del 1956, si legge: «Nel dicembre 1952, in una cittadina del Nuovo Messico (U.S.A.), la Massoneria organizzò un convegno di persone influenti degli Stati Uniti. Uno dei convenuti, cattolico, fu colpito da malore mortale, e tramite un amico fece chiamare segretamente un sacerdote. Sentendosi vicino al giudizio di Dio, dopo avere ricevuto i Sacramenti, confidò al sacerdote: «Se io avessi la speranza di sopravvivere, lei adesso non sentirebbe ciò che le voglio rivelare. Sì... ora io voglio che lei avverta il popolo degli Stati Uniti, appena può, di questo vasto piano che abbiamo progettato per il 1953: un piano di degradazione morale della gioventù d'America per scristianizzarla. Abbiamo già cominciato a realizzarlo e lo perfezioneremo con i seguenti mezzi: il cinema, le pubblicazioni porno a buon prezzo, i libri comici con storie di sesso e di violenza; ultimo mezzo, ma non il più piccolo, la televisione... non osiamo andare troppo lontano con la televisione, per il momento. Ma essa ci riserva un uditorio immenso, e sarà il mezzo migliore per accostare i bambini. Il nostro piano è di incoraggiare dapprima delle rappresentazioni amorali, se non subito immorali; così, graduando progressivamente la malvagità, tutta calcolata, si avrà il possesso di tutta la gioventù. Sarà tenuta occupata tutto il giorno, senza lasciare spazio per la religione. Così, i giovani al loro risveglio e al loro coricarsi a sera avranno la testa piena di cowboys, di omicidi, di terrore, e di cartoni animati inoffensivi. Tutto questo per allontanare dal loro animo immagini religiose. In questo modo, i bambini saranno disorientati per anni. Poi, quasi occasionalmente, si introdurranno costumi sfrontati e scene licenziose allo scopo di distruggere il senso del pudore» 29. Tutto questo oggi si è realizzato sotto i nostri occhi. Ma torniamo a Disney. Quest'ultimo era membro dell'Ordine massonico De Molay International, all'apparenza un'organizzazione educatica che si cura dei giovani affinché possano un giorno essere «persone migliori» e leaders, ma in realtà un'emanazione dello scozzesismo americano di tipo conservatore. Un sito massonico presenta almeno tre cartoline in cui si commemora l'appartenenza di Walt Disney a questo Ordine massonico 30:
In tutte le cartoline appare (nelle ultime due c'è anche la
Squadra e il Compasso)
- il Sigillo dell'Ordine De Molay Internarional (vedi sopra).
Jacques De Molay
(1243-1314) è stato l'ultimo Gran Maestro dei Cavalieri Templari condannato al
rogo per magia ed eresia dal re di Francia
Filippo IV il Bello
(1268-1314) e da Papa
Clemente V (1264-1314). La Massoneria vuole vendicare simbolicamente De
Molay, vittima a dir loro del trono e dell'altare, abbattendo le monarchie
cattoliche ed il Papato romano.
NOTE
1 Libera traduzione dall'inglese (a cura di Paolo Baroni) dell'articolo The Truth About the Walt Disney Company («La verità a riguardo della Walt Disney»), reperibile alla pagina web http://www.nisbett.com/child-ent/truth_about_disney.htm.
2 L'evento viene ampiamente documentato nel sito web http://www.gayday.com.
3 Come al solito, i cattolici, per lo più in preda al buonismo postconciliare, sono rimasti a guardare...
4 La Miramax venne fondata nel 1979 dai fratelli Harvey e Robert Weinstein, entrambi ebrei.
5 Cfr. New York Time, del 12 giugno 1994.
6 Cfr. Daily Variety, del 30 gennaio 1996. Nella pellicola in questione, Cristo viene dipinto come l'amante della Madallena. Non è un caso, dunque, che Scorsese si sia più volte dichiarato grande ammiratore del regista underground Kenneth Anger, omosessuale, satanista e crowleyano convinto.
7 Cfr. Washington Times, del 25 ottobre 1995.
8 Cfr. Newsweek, del 12 febbraio 1996.
9 Cfr. Daily Variety, del 3 novembre 1995.
10 Cfr. Daily Variety, del 13 settembre 1995; The Advocate, del 4 aprile 1995 e del 18 aprile 1995; Family Issues Alert, del 30 marzo 1995.
11 Cfr. Entertainment Weekly, del 10 giugno 1994; Daily Variety, del 15 giugno 1994.
12 Cfr. Daily Variety, del 16 maggio 1995.
13 Cfr. USA Today, del 20 dicembre 1995; Daily Variety, del 20 dicembre 1995; Commercial Appeal, del 21 dicembre 1995.
14 Cfr. Entertainment Weekly, del 10 giugno 1994; Daily Variety, del 15 giugno 1994.
15 Cfr. Daily Variety, del 17 agosto 1994.
16 Cfr. Daily Variety, del 12 ottobre 1994.
17 Cfr. Daily Variety, del 27 gennaio 1995; Newsweek, del 20 febbraio 1995; Wall Street Journal, del 30 marzo 1995; Associated Press, del 29 giugno 1995.
18 Cfr. Glamour, del 9 agosto 1999.
19 Cfr. Insight, del 5 dicembre 1994.
20 Cfr. Associated Press, del 1º maggio 1996;
21 Cfr. The Orlando Sentinel, del 7 ottobre 1995; USA Today, del 19 ottobre 1995; Daily Variety, del 9 ottobre 1995.
22 Cfr. The Press Enterprise, del 28 dicembre 1993.
23 Cfr. Out, febbraio 1994.
24 Cfr. Human Events, del 12 agosto 1994; The Advocate, del 25 giugno 1994.
25 Cfr. Out, novembre 1994.
26 Cfr. Buzz, maggio 1995.
27 Traduzione (a cura di Paolo Baroni) dall'articolo originale inglese The Case Against Disney («Il caso contro la Disney») apparso sul Los Angeles Times, del 21 ottobre 1996; lo scritto è reperibile alla pagina web http://www.whatyouknowmightnotbeso.com/band.html.
28 Cfr. Mons. H. Delassus, Il problema dell'ora presente. Antagonismo tra due civiltà, Desclée & C., Roma 1907, vol. I, pagg. 248-249, 259.
29 Questo fatto venne riportato anche dalla rivista L'Action Catholique de Québec, del 31 maggio 1956.
30 Cfr. http://www.phoenixmasonry.org/masonicmuseum/walt_disney_fdc.htm.