A riguardo confrontare con Gibson, noto psicologo del filone Gestalt.
Egli riteneva che la mente umana percepisse insiemi di stimoli
interrelati tra loro, e che il prodotto finale della percezione
risultasse essere qualcosa di più e di nuovo, dotato di proprietà e
significati che non sussistono nelle singole unità. Come dire che il
totale è sempre maggiore della somma delle parti., Ma per maggiori
dettagli rivedere la parte storica.
Lo studio dei messaggi subliminali e le teorie sul loro funzionamento
saranno meglio espresse nelle interviste cui vi rimandiamo per un
migliore approfondimento e per evitare un’inutile duplicazione
Il problema dell’autenticità è stato sollevato in varie occasioni
dal direttore artistico del Dylan Dog Horror Festival Stefano Marzorati.
Citiamo qui alcuni suoi scritti e contributi: “La grande truffa del
rock satanico” in The X-Files del 10 agosto 1996, pp42,44;Autostrada per l’inferno, Sperling & Kupfer Editori,
Milano, 1995; Dizionario dell’horror rock, SugarCo Editori, Carnago
1993.
Le tesi qui sostenute hanno tutta la dignità che si deve
riconoscere in una dialettica civile e democratica, ma in casi come
questi, in un processo alle intenzioni a volte bisogna, anche correndo
il rischio di apparire dei bacchettoni, denunciare ciò che non si può
in alcun modo far passare come lecito.
Qui per la prima ed ultima volata affrontiamo il problema della reale
esistenza dei messaggi subliminali. Non è compito di questo scritto
inoltrarsi nella diatriba sull’intenzionalità di artisti o
comunicatori in genere, ma da deduzioni semplici ed alla portata di
tutti, dobbiamo necessariamente ammettere che vi siano stati in passato
(ad anche attualmente, ed è abbastanza probabile che vi siano anche in
futuro)