ROCK

All’inizio degli anni ’80, da alcuni settori del mondo fondamentalista nordamericano partì per la prima volta l’accusa secondo cui tra i solchi di famosissimi brani rock  sarebbero celati pericolosi messaggi subliminali destinati a destabilizzare psichicamente, moralmente e spiritualmente la gioventù. Tale denuncia prese consistenza soprattutto nell’aprile del 1982, quando nel corso di un’inchiesta sistematica tenutasi a Sacramento, in California, alcuni estratti di pezzi celebri dei Led Zeppelin, dei Queen e di altre famose bands furono ascoltati a ritroso di fronte ai membri in seduta plenaria del Comitato per la Protezione del Consumatore e per il Materiale Tossico dell’Assemblea Legislativa della California. Le parole che emersero nel corso di quell’insolita audizione di un brano dolcissimo come Stairway to Heaven  («La Scala per il Paradiso»), del 1971, sono a dir poco agghiaccianti: sentita al contrario, la frase «There’s a feeling I get» («C’è un sentimento che provo») diventa «I’ve got to live for Satan»!  (1) («Devo vivere per Satana»!), mentre le parole «There is still time» («Hai ancora tempo»), ascoltate a rovescio diventano «My sweet Satan» (2) («Mio dolce Satana»). Il ritornello Another One Bites the Dust («Un altro morderà la polvere»), del 1980, ripetuto più volte nel corso dell’omonima canzone dall’inconfondibile voce di Freddie Mercury dei Queen, dà al contrario la frase «Start to smoke marijuana» (3) («Comincia a fumare la marijuana»). L’incontestabile presenza di questi ed altri backmaskings  (dall’inglese «Backward Masking Process» = Procedimento del messaggio mascherato e rovesciato») convinse il suddetto Comitato della necessità di arginare quel pernicioso fenomeno obbligando, tramite un’opportuna Legge, le case discografiche ad applicare apposite etichette che avvisassero gli utenti della presenza di messaggi in quell’ellepì, in quel CD o in quella musicassetta. A dire il vero, il primo tentativo di manipolare la mente altrui tramite messaggi subliminali risale ad una trentina di anni prima, e precisamente al 1956, allorché un oscuro ricercatore di mercato, tale James Vicary, titolare della Subliminal Projection Company («Compagnia di Proiezione Subliminale»). Dopo avere sporto regolare domanda per ottenere il brevetto, Vicary cercò dei clienti interessati all’utilizzo di un’apparecchiatura che proiettasse su uno schermo cinematografico, ogni cinque secondi, per solo 1/3000º di secondo, un messaggio del tipo «Hungry? Eat Popcorn»! («Hai fame? Mangia il popcorn»!); oppure «Drink Coca-Cola»! («Bevi Coca-Cola»!). Un teatro di Fort Lee, nel New Jersey, impiegò questa apparecchiatura per un periodo di sei settimane mentre veniva proiettato il film Picnic, e le vendite al banco all’uscita del cinema aumentarono vorticosamente: il popcorn del 57,5% e la Coca-Cola del 18%. Successivamente, messaggi di questo genere vennero impiegati per far lievitare le vendite della Toyota Motor americana, del giocattolo Husker Du, nella cui pubblicità televisiva vennero inseriti dei frames che, per la durata di 1/60º di secondo, recavano la scritta «Get it»! («Compralo»!), e di tanti altri prodotti. Com’era prevedibile, un’invenzione di questo tipo ebbe un larghissimo raggio d’impiego. Ad esempio, il Dr. Hal C. Becker, Professore di Neurologia Sperimentale alla Tulane University di New Orleans, ha inventato un marchingegno che ha chiamato Bec Mark IV Digital Audio Subliminal Processor, o più semplicemente Little Black Box («Piccola scatola nera»), un apparecchio in grado di diffondere all’interno di un supermercato 9.000 messaggi fonetici all’ora che, opportunamente miscelati all’immancabile musica di sottofondo, invitano gli acquirenti a non commettere furti con frasi del tipo: «Sii onesto… non rubare… Io sono onesto e non rubo». I supermercati statunitensi che utilizzano questa forma di accorgimento psicologico hanno registrato un calo di furti pari al 37-40%. Messaggi subliminali visivi sono stati utilizzati anche in campo politico: in occasione della campagna per le elezioni presidenziali in Francia, il volto del Presidente uscente François Mitterand venne inserito in modo appena percettibile all’interno del logo dell’emittente televisiva Antenne 2. Con questo stratagemma si volevano aggirare le norme che regolano i tempi di trasmissione concessi ad ogni candidato. Certamente, l’utilizzo di strumenti per il controllo di massa come quelli appena ricordati richiamano alla mente l’immagine futuristica del mondo descritta in modo profetico da George Orwell nel suo romanzo 1984; ma che dire allora dei numerosi messaggi visivi di natura sessuale rinvenuti nei cartoni animati della Disney, destinati principalmente ai bambini? Per non fare che un esempio, sulla copertina dell’edizione americana del cartone animato La Sirenetta (1991), una delle guglie del castello che appare alle spalle dei personaggi del cartone, ha una forma inequivocabilmente fallica! Immagini simili fanno la loro comparsa anche in altri celebri cartoons come Le avventure di Bianca e Bernie (1977) o Il Re Leone (1994). È evidente che l’inserimento di forme di questo tipo non può avere altro scopo che la pansessualizzazione mediatizzata degli innocenti! Ma torniamo al rock e ai messaggi fonetici all’incontrario, e in particolare al significato esoterico che essi possono assumere se si prendono in esame alcuni fatti precisi. In effetti, da sempre, il mondo tenebroso della magia e della negromanzia considera l’uso del linguaggio rovesciato come un potente mezzo per spalancare le porte dell’inferno ed entrare in contatto con entità negative. Il mago nero britannico Aleister Crowley (1875-1947), ritenuto da molti come il più grande magista del XX secolo ed il padre del satanismo moderno, nel suo libro Magick, un’opera che raccoglie i suoi insegnamenti teorici ed empirici redatta nel 1929, scrive: «Che l’adepto impari a pensare al contrario; che impari a scrivere al contrario e con entrambe le mani; che impari a camminare al contrario; che ascolti registrazioni al fonografo rovesciate;  che impari a parlare al contrario in modo da poter dire “io sono lui” come “iul onos oi”; che impari a leggere all’indietro…» (cfr. A. Crowley, Magick in Theory and Practice, Astrolabio, Roma 1976, pag. 142). Altrove, sempre nella stessa opera (pag. 248), egli afferma: «Altri metodi d’incantesimo risultano non meno efficaci. Per esempio, a Frater I. A. venne detto che poteva invocare il diavolo ripetendo il Padre Nostro al contrario. Egli andò in giardino e provò: il diavolo apparve...». Non a caso, Jimmy Page, leggendario chitarrista dei Led Zeppelin, è da sempre un discepolo di Crowley, tanto da acquistarne nel 1973 i beni patrimoniali, compresa la Boleskine House, un cottage sul lago di Loch Ness (cfr. Hit Parader, luglio 1982, pag. 7). Ma i Led Zeppelin non sono stati gli unici a seguire le orme della magia crowleyana. Altri gruppi lo fanno, come i Chistian Death, una dark band che nel loro ellepi Only Theatre of Pain («Solo teatro di dolore»), del 1982, hanno inserito nel brano Prayer (7) («Preghiera»), conformemente ai dettami di Crowley, il Padre Nostro a rovescio (8) per evocare il maligno. La preghiera è tuttavia priva delle ultime due invocazioni finali «E non ci indurre in tentazione; ma liberaci dal male», aspirazioni estranee al satanismo più schietto. Molto più recentemente e sulla stessa linea, i Chumbawamba, nel loro CD Tubthumper (1997), hanno inserito nel brano Mary, Mary (9) la preghiera cattolica dell’Ave Maria recitata al contrario (10). Un altro esempio di backmasking satanico è contenuto nel CD Danzig I, del 1988, di Glenn Danzig. Il testo enigmatico della 7ª track intitolata Possession dice: «Voglio strisciare nella tua anima/ Annidarmi nel tuo cervello/ Insediarmi nella tua testa/ Accucciarmi dentro di te a carponi/ Camminerò nei tuoi sogni/ Quando pensi di essere sveglio/ Il richiamo della tua mente/ Mi chiama verso il tuo peccato/ Tutte le cose che dici e provi/ Perché io sarò nel tuo parlare/ A dire le parole che non devi dire/ Perché io starò in agguato dentro il tuo cuore/ Se ce la fai a reggere tutto ciò e a sopravvivere». Segue una parte incomprensibile che diventa intelleggibile (11) solo se ascoltata a ritroso. Dopo alcune parole pronunciate in un idioma indecifrabile, è infatti possibile sentire questa frase in lingua latina: «…maledictus diabolus in virtutem Santissima Trinitatis, Patris, et Filii et Spiritus Sancti» (12) («…maledetto sia il diavolo per virtù della Santissima Trinità, Padre e Figlio e Spirito Santo»). Naturalmente, seguendo le regole della magia crowleyana, l’uso rovesciato trasforma questa preghiera tipicamente esorcistica in un’evocazione diabolica ad uso dei satanisti. Nel 1985, gli Slayer, un altro gruppo che fa un heavy metal apertamente satanico, ha inciso Hell Awaits («L'inferno attende»). Nell’omonima canzone, si mettono sulla bocca del demonio le seguenti parole: «Gesù sa che la tua anima non può essere salvata/ Il sedicente Salvatore è crocifisso/ Presto cadrà da me/ Le vostre anime sono dannate/ Il tuo Dio è caduto mio schiavo eternamente/ L’inferno attende». Ai giovani ascoltatori di questa cacofonia viene suggerita subliminalmente la via d’uscita per questa triste situazione: entrare a far parte della chiesa di Satana. Sentendo infatti alla rovescia l’inizio di questo brano (13) si udiranno i membri della band ripetere in coro continuamente la frase «Join us… join us… join us…» (14) («Unisciti a noi… unisciti a noi… unisciti a noi…»). Questi e tanti altri backmasking che incitano all’uso di droghe, al suicidio rituale o all’adorazione di Satana hanno generato in molti la convinzione che molte rockstars si siano votate anima e corpo alla diffusione del Male, e che dietro a molte case discografiche e a molti gruppi si nascondano congreghe sataniche o massoniche. La testimonianza di Elaine, un donna che è stata Gran Sacerdotessa di Satana per 17 anni sembrerebbe confermarlo: «Ho presenziato personalmente assieme ad altri Alti Sacerdoti di Satana a numerose cerimonie speciali in diversi studi di incisione con lo scopo specifico di inserire «benedizioni» sataniche in molteplici registrazioni di musica rock. Lanciavamo incantesimi relegando demoni in ogni nota e in ogni nastro rock, che poi andavano venduti. A volte abbiamo anche evocato demoni speciali che hanno parlato nelle registrazioni: ecco i backmaskings. In molte registrazioni, siamo stati registrati noi stessi sullo sfondo, mascherando le nostre voci sotto il frastuono musicale. Quando si esegue un canto liturgico satanico o un incantesimo, molti demoni vengono legati a quella particolare registrazione. Non appena questa musica viene suonata, i demoni vengono chiamati a comparire nella stanza per affliggere la persona che ascolta quella musica o eventuali persone presenti. Qual'è lo scopo di tutto questo? Il controllo della mente! Tale controllo non solo dà agli ascoltatori la possibilità di comprendere i messaggi di Satana, ma li tiene ben lontani da Gesù Cristo. Molti testi di canzoni evocano demoni che aumentano la loro influenza allorché questo pezzo viene suonato. Lo scopo di tutto questo è duplice: esercitare un controllo sull'ascoltatore, e mediante tale incantesimo, far sì che a sua volta egli possa inviare demoni su altre persone al fine di vendicarsi su di loro affliggendoli con malattie, incidenti, ecc..., ed anche fare in modo che altre persone cadano schiave del rock»
(cfr. J. Godwin, The Devil’s Disciples, Chick Pubblications, Chino 1985, pagg. 343-344). Lo scopo a cui lavorano nell’ombra da ormai due secoli tali congreghe sataniche o massoniche è la corruzione morale e spirituale della gioventù in vista dell’edificazione di quell’impero mondialista ed anticristiano i cui prodromi sono sotto i nostri occhi.