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Gli Ogm non risparmiano il biberon

Il Salvagente denuncia: gli organismi geneticamente modificati si trovano sia negli snack trendy, sia nei pasti per neonati. E, sentenze alla mano, ne chiede il ritiro dal commercio.
di Melissa Bertolotti

MILANO – Gli organismi geneticamente modificati sono ovunque. Dal piatto più trendy allo snack fuori pasto, fino al biberon e alla pastina per bambini. La denuncia arriva dal settimanale Il Salvagente, che ha fatto analizzare trenta prodotti alimentari scelti tra quelli in vendita nei supermercati, nel piccoli negozi e persino nelle farmacie. 

I risultati, secondo il giornale dei consumatori, sono allarmanti. Quattro, su tutti, sono i prodotti contaminati da soia e mais transgenici. Si tratta del latte prima infanzia Alsoy Nestlé, dei crackers Misura, dei tacos Casa Fiesta e della pastina Micron Free Aglut. Non solo. Per i tacos messicani, infatti, è stato chiesto il ritiro immediato dal commercio. Le analisi del Laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino hanno infatti rilevato nelle patatine la presenza di un ogm (il mais Mon810) sospeso in via cautelativa dal governo italiano il 4 agosto 2000 con un Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. Il veto italiano, ancora in vigore, era stato posto per i dubbi sulla pericolosità di questo mais per l'ambiente e per l'uomo.

Un dato allarmante, questo, che si somma a un altra scoperta che preoccupa. Soia manipolata è stata infatti trovata anche in un latte prima infanzia Nestlé, l’Alsoy, destinato ai neonati che soffrono di intolleranza al lattosio. Un prodotto nel mirino del ciclone dall’estate del 2001, quando Greenpeace aveva chiesto alla multinazionale del baby food di ritirare il prodotto dal mercato. Le proteste degli ambientalisti avevano costretto l'industria a ritirare le confezioni e a comunicare a migliaia di farmacisti l'adozione di materie prime "non geneticamente modificate". Ma la Nestlé si difende, assicurando che "l'Alsoy è un prodotto conforme alle normative nazionali, già più restrittive di quelle europee". La multinazionale ricorda inoltre che si attende una pronuncia del Consiglio di Stato "su ricorso del ministero della Salute, sull'etichettatura di tracce accidentali di Ogm, anche minime, presenti nel latte speciale per l'infanzia".

Nel numero in edicola giovedì 31 ottobre, però, Il Salvagente chiede alla Nestlé di rietichettare tutte le confezioni di Alsoy in circolazione. A supporto della richiesta, i consumatori citano la sentenza 1233 del 2002 emessa dal Tar del Lazio lo scorso maggio che imponeva ai produttori di baby food di indicare in etichetta anche quantità inferiori all'1 per cento.

(29 OTTOBRE 2002, ORE 8:43, aggiornato alle 15:20)

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