LONDRA - E' stato individuato da
un'equipe di astronomi nel New Mexico solo qualche
settimana fa, ma l'asteroide 2002 NT7 ha già
scatenato l'allarme rosso (grado + 0,06 della scala
Palermo - il livello massimo è + 2) negli ambienti
scientifici internazionali. Il corpo celeste è in rotta
di collisione e con il nostro pianeta, e secondo le
prime analisi, potrebbe colpire la terra il primo
febbraio del 2019. E l'impatto - rivela oggi il sito
della Bbc - potrebbe essere devastante: gli astronomi
stimano, in base alla sua luminosità, che l'asteroide
possa essere ampio due chilometri. Dimensioni
sufficienti a devastare nell'impatto un intero
continente.
"Questo asteroide ora è diventato il
più pericoloso oggetto identificato da quando abbiamo
iniziato il lavoro di identificazione" ha detto Benny
Peiser, astronomo dell'università John Moores di
Liverpool. Sono stati gli astronomi di un osservatorio
del New Mexico ad indentificare per primi, il cinque
luglio scorso, l'asteroide 2002 NT7. Da allora il corpo
celeste ha attirato l'attenzione di centinaia di
astronomi in tutto il monde ed in pochi giorni sono
stati registrati 200 avvistamenti. Secondo le stime degli scienziati, la
velocità d'impatto del corpo celeste con la superficie
della Terra potrebbe essere di 28 chilometri al secondo
(oltre 100.000 chilometri orari).
Ma è ancora presto per
allarmarsi. Spiega Peiser: "E' un evento unico,
ma è quasi certo, dato il livello di probabilità,
che le osservazioni che saranno fatte nelle prossime
settimane finiranno per smentire il
pericolo". D'accordo con lui anche
Donald Yeomans, astronomo della Nasa: "Il margine
di errore è così ampio a questo stadio
dell'osservazione, che potremmo sbagliare i calcoli
entro un margine di milioni di
chilometri".
(24 LUGLIO 2002, ORE
13.20) |