con la presente intendo porgere vivissimi complimenti al realizzatore d questo sito che riassume tutti i miei modesti studi sugli argomenti trattati,tralasciando però alcuni aspetti,soprattutto del sionismo statunitense...ma penso solamente per questione di spazio. Non mi trovo però d'accordo sul perchè si stia facendo tutto ciò alla nostra amata civiltà: il loro scopo non è la distruzione del pianeta o roba simile, ma "semplicemente" spianare la strada (e tutto ciò dalla morte di Cristo Redentore in poi) alla venuta di qualcosa...del Novus Ordo Secolorum...della Bestia; ma la fede in Dio è grande, e (come scritto nell'Apocalisse) ci salverà. Aspetto risposte ed ancora complimenti.

Galaad

Caro Galaad,

grazie per i complimenti.

Io non ho mai detto ne pensato che lo scopo della lobby sia l'annientamento del genere umano, ma solo la sua fortissima riduzione e schiavizzazione. Per il resto non credo proprio che esista la consapevole ricerca dell'istaurazione del regno dell'anticristo. Certo, se i loro piani avranno pieno successo, questo sarà il risultato finale, ma è assurdo supporre che l'elite ebraica che ci governa voglia l'anticristo. In modo inconsapevole, essi servono il demonio, ma credono di essere solo intente a sodisfare i loro interessi.

E' un po' come se un guercio mirasse ad una lepre e colpisse suo figlio...

Infine tu mi parli della Fede. Certo è importantissima, ma è bene tenere sempre presente che <<LA FEDE, SENZA LE OPERE, E' UNA COSA MORTA IN SE>>

...Insomma... sembri molto preparato...PERCHE' NON MI DAI UNA MANO?!

Ciao!

SART

Caro Gaalad e Caro Sart,
Per integrare la vostra discussione segnalo un articolo un po lungo ma molto interessante del giornalista ebreo contro corrente Israel Shamir. Credo che risponda esaustivamente alle questioni da voi sollevate e inoltre offre un interessante chiave di lettura del conflitto in Medio Oriente.

LA PIETRA ANGOLARE DELLA VIOLENZA
Israel Shamir, 08 agosto 2001
URL: http://www.israelshamir.net/cornerstone_italian.htm

Mentre gli F-16 stanno di nuovo bombardando città palestinesi e giovani uomini stanno sacrificando la loro vita e la vita di altri, Martin Indyk proclama, sul quotidiano New York Times del 8 agosto 2001, che "la violenza sta aumentando". I servizi di BBC e di CNN, come il coro della tragedia greca, fanno eco a Indyk con le loro rassegne sulla "Violenza in Palestina". La Casa Bianca emette un nuovo appello ad "interrompere il ciclo della violenza". Questa "violenza" senza volto né cause avrebbe, probabilmente, dovuto essere capitalizzata da "l'ira" del primo verso dell'Iliade. Quel poema eterno inizia con un invito a "cantare l'ira di Achille". Nel mondo di Omero, l'ira (o furore, guerra, amore, speranza) era una condizione personificata. Oggi, siamo portati a vedere un Achille arrabbiato o un marito violento, piuttosto che l'Ira o la Violenza di per se. A meno che chi commette i soprusi sia lo stato ebreo. In tale caso facciamo ricorso al concetto omerico di violenza come fenomeno in se e svincolato, piuttosto che vedere un azione condotta da uomini. La gente discute seriamente come "gestire la Violenza" per poter portare la Pace. Nel mondo reale, la Violenza non è come un fenomeno meteorologico. Qualcuno la sta commettendo sicché di norma siamo in grado di identificare nello stuolo delle nuvole la causa della pioggia. E così è successo che con l'invocazione del processo "Mitchell", quando ormai la quota giornaliera di uccisi era incominciata pian piano a diminuire, gli avvocati della supremazia ebraica, depositando la pietra angolare del Terzo Tempio, si sono messi a recitare il secondo atto della visita provocatoria di Ariel Sharon alla Spianata delle Moschee.
Appena compiuta la provocazione della pietra angolare, Israele la fece seguire da un'ondata di uccisioni a Nablus, Ramallah ed altrove cercando di fare rispondere i palestinesi di tono. Sembra ormai trattarsi di un copione. Nello scorso settembre, in seguito alla visita di Ariel Sharon alla Spianata delle Moschee, la polizia di frontiera di Israele uccise sette fedeli in preghiera nella moschea di Gerusalemme dando così, l'avvio alla Seconda Intifada. Gli assassini di Sharon non smisero di uccidere finché un attentatore suicida non li accontentasse con una risposta.
Non vi è coincidenza. Israele vuole che la sommossa palestinese continui. Israele non vuole la pace, bensì un conflitto a bassa intensità. Una guerra con i palestinesi permette ai leader di Israele di tenere insieme le loro comunità eterogenee evitando che si scannino l'una l'altra. Ma ciò che è più importante, la guerra permette ai leader ebrei in tutto il mondo di portare avanti il loro compito arduo di rivitalizzare l'Ebraismo Mondiale, una costruzione medioevale alquanto attempata. Perciò non ha senso fare appelli contro la "Violenza" ed a favore della "Pace". Finché sussisterà lo Stato della Supremazia Ebrea, esso continuerà a produrre violenza e a prevenire la pace.
Le recenti spedizioni assassine hanno avuto anche lo scopo di coprire con una montagna di cadaveri la provocazione della pietra angolare. Il significato di questa cerimonia oscura (della deposizione della pietra) è stato ulteriormente offuscato dai mass media che facevano misteriosamente evaporare ogni riferimento a quell'atto. Ad esempio, l'agenzia Reuters riferì in data 3 agosto 2001: "La polizia israeliana ha preso d'assalto la Spianata delle Moschee, venerata dai musulmani quale Haram Ash Sharif, in seguito ad una lancio di pietre da parte di palestinesi, su ebrei che stavano pregando al Muro del Pianto sottostante."
Per quale motivo i palestinesi si sarebbero messi, all'improvviso, a lapidare ebrei ? la storia della pietra angolare fu omessa dai notiziari, sicché l'americano e l'europeo medio ha avuto l'impressione che i musulmani "selvaggi" avessero aggredito pacifici ebrei in preghiera, e ciò per nessuna ragione. Di questo passo, l'unanimità della stampa in lingua inglese fu spaventosa. La BBC, dando prova questa volta, di una sua maggiore obiettività rispetto alle reti statunitensi, colmando la lacuna, riferì che "soldati Israeliani erano entrati nella moschea in risposta al lancio di sassi da parte di musulmani", collocando alla fine del servizio, un riferimento alla pietra angolare. Ci risulta adesso che la trasmissione del documentario della BBC su Sharon sia stata un singolare atto di coraggio che non sarà ripetuto così presto.
Per quanto riguarda le reti televisive americane, i loro servizi continuano a essere consistenti, spacciando senza alcun indugio la versione israeliana. Per questo motivo ritorneremo alla vicenda facendo passare in rassegna i dettagli della strana, quasi già dimenticata storia della pietra angolare. Non si era trattata della consueta provocazione israeliana. La faccenda era atta a rammentare le invocazioni di magia nera di Pulsa di Nura, la formula cabalistica usata contro il Primo Ministro Yitzhak Rabin. Nel 1995, i media israeliani riportarono una riunione dei Cabalisti importanti per invocare gli spiriti del male implorandoli di estinguere la vita del Primo Ministro. Di lì a poco, Rabin fu assassinato da un fanatico religioso ebreo. Uno degli organizzatori della cerimonia Pulsa di Nura fu sottoposto ad un processo in tribunale e condannato al carcere, per incitamento all'omicidio. Non è necessario credere alla magia nera per comprendere il ragionamento del giudice.
Per poter valutare il significato della deposizione della pietra angolare, immaginate: vi svegliate una bella domenica mattina, nella vostra casa fuori città, prendete il caffè e vi avviate verso la vostra chiesa. Qui vi imbattete in un assembramento movimentato. Davanti alla chiesa incontrate un gruppo di uomini, ben protetti da soldati armati e dalla polizia, che si danno da fare per installare un immenso cartellone sul quale sta scritto: "In questo luogo sorgerà una sinagoga nell'anno 2001". Sullo sfondo il rombo di bulldozer con i motori accesi e la voce amplificata del rabbino pronunciando le benedizioni per la nuova sinagoga. Mettete al posto della vostra chiesa parrocchiale il Duomo di San Pietro o il Santo Sepolcro e capirete quali fossero i sentimenti dei palestinesi di Gerusalemme.
Se è vero che i Fedeli del Monte dei Templi, il gruppo che aveva messo in piede questa cerimonia magica, sono un gruppo piccolo e difficilmente inquadrabile nell'orientamento della maggioranza, non altrettanto si può dire dell'istituzione che loro aveva dato luce verde. Scartando le obiezioni della polizia, la Corte Suprema, la più alta autorità giudiziaria ebrea, permise loro di mettere in atto il loro progetto nella fatidica data del nono giorno del mese Ab del calendario lunare, con tutto il significato mistico inerente a quella data. Tutto lo schiacciante potere dello Stato ebreo, compresi migliaia di poliziotti e soldati, fu mobilitato per permettere lo svolgimento della cerimonia. Perciò è lecito paragonare la piccola banda dei Fedeli all'estremità sottile, affilata dello strumento odontoiatrico in mano al dentista, che lo spinge nella profondità del dente per verificare che la radice sia devitalizzata.
I risultati di questo esame doloroso non lasciarono spazio ad equivoci. Il nervo, apparentemente, era vivo e la rapida mobilitazione dei palestinesi costrinse gli ebrei a deviare il corteo dei Fedeli. La cerimonia ebbe luogo fuori dalle mura della Città Vecchia e fu leggermente anticipata rispetto al programma. Durò qualche minuto e poi la pietra fu riportata nel suo luogo d'origine, nell'ombra profonda e protettiva del Consolato degli USA. La spinta inferta dallo strumento odontoiatrico provocò un dolore intenso nonché la risposta prevedibile dei palestinesi come pure, in seguito, l'aggressione violenta della polizia ai fedeli presenti nella moschea. Qual è stato il motivo di tutto questo turbamento ? Perché i ragazzi palestinesi pensavano di poter affrontare la polizia della frontiera, famosa per la sua brutalità ? Quale grande importanza aveva la pietra angolare ?
Molti ebrei e i loro alleati sionisti cristiani credono che la bellezza preziosa della spianata delle moschee, le moschee di Gerusalemme erette nel settimo secolo, andrebbe distrutta per permettere l'edificazione di un tempio ebraico sulle loro rovine. Perché mai si dovrebbe compiere un tale gesto ? la gente fornisce svariate spiegazioni, di carattere storico ed escatologico. Non certo per qualche motivo di giustizia storica o per motivo di preghiera, considerando che l'ebraismo tradizionale ha interdetto ogni interazione con il Monte del Signore. Alcuni ebrei con inclinazioni mistiche credono che tale atto renderebbe la dominazione ebraica del mondo totale ed irreversibile. Questa credenza non è patrimonio esclusivo di lunatici e gente stramba, nemmeno dei soli sionisti, ma rappresenta una convinzione piuttosto diffusa.
I mass media dell'occidente generalmente rappresentano il conflitto in termini di un conflitto tra musulmani ed ebrei. Ma il conflitto, visto con gli occhi di questi ebrei, è un conflitto tra ebrei e non-ebrei, gentili. Nella loro mente, il Monte dei Templi è un Cerchio magico di Potere, che li toccherà assumere quando il tempo sarà maturato. Come il cerchio in Tolkiens "Lord of the Rings" (il professore britannico era un uomo molto erudito), questo atto dovrà fare venire il Messia. Per i mistici ebrei, questo Messia non è il Messia Cristiano. Nel loro libro, il Messia non è un gentile Gesù messaggero all'umanità intera. Il loro Messia ridurrebbe per sempre in schiavitù le nazioni della terra rendendo il Popolo Eletto i signore dell'universo. Il loro Messia, il Tiranno dominatore sui popoli della terra, è l'Anticristo della profezia.
Col volgere dall'uno al due nella conta dei millenni sul metro della nostra Cabalina Cosmica, le menti normalmente sane vengono facilmente assalite da pensieri apocalittici. Non sarebbe la prima volta che alcuni ebrei sognano della dominazione della terra e del reame eterno dell'Anticristo. Soltanto che oggi si trovano in possesso di armi nucleari, di aerei e navi di combattimento del tipo più evoluto, di immense ricchezze, dell'appoggio cieco degli USA, di decine di milioni di volenterosi schiavi "cristiani sionisti" e di una vasta rete di mass-media internazionali, mansueti e docili.
Non vi è solo il misticismo. Dieci anni fa, un giornalista israeliano in auge, Nahum Barnea, scrise su Yediot Aharonot: "Per decenni gli ebrei si sono sforzati a rifiutare il mito (del dominio ebreo del mondo e della riduzione degli non-ebrei in schiavitù) trattandolo come torbida manifestazione di anti-semitismo. Adesso invece, alcuni ebrei ci credono." L'intellettuale ebreo recentemente scomparso, Israel Shahak, commentò: "Il partito Likud al governo (per non parlare dell'ala di estrema destra) crede effettivamente in questo mito".
L'eminente quotidiano Haaretz scrisse che Sharon, come fece prima di lui Barak, si recherebbe di nascosto a trovare i maghi della Cabala per chiedere i loro consigli. Tutto questo è molto di moda; scuole cabalistiche, corsi e negozi si sono estesi come in una rete attraverso lo stato ebraico. La Terra Santa si trasformerà, secondo le loro linee guida, in una Terra Brulla. Questo non verrà lasciato al caso. La Cabala viene attribuita al mistico del primo secolo, Simeon Ben Yohai, la cui massima più diffusa dice: "Schiacciate la testa del migliore dei serpenti, uccidete i migliori tra i gentili".
Tale modello arcaico di dominazione, genocidio e riduzione in schiavitù, esige contenuti religiosi di tipo arcaico. Molti israeliani avvertono il ritorno dell'antico spirito di odio e dominazione. Il supplemento di fine settimana di Haaretz aveva pubblicato il racconto breve di un presidente americano: costui avrebbe cercato di sottrarsi agli ordini dei Cabalisti per finire poi, destituito dai suoi stessi subordinati. Gli ebrei sono destinati a dominare il mondo, predicava Rabbi Leichtman, un Cabalista di prim'ordine, in un lungo articolo uscito su Vesti, un giornale russo-israeliano. Nei chat-room di Internet israeliano, si trovano cose più pepate. Qui si cita una vecchia poesia di Uri Zvi Greenberg, un poeta ebreo recentemente scomparso, che invitò allo sterminio dei gentili. Greenberg non si limitò ai soli palestinesi, come aveva fatto lo scomparso Menachem Begin, né ai soli arabi, come fece l'autorità spirituale più alta in Israele, Rabbi Obadiah Joseph. Lo sterminio di Edom - codice tradizionale per i gentili europei ed americani - si presenta come opzione plausibile alle menti febbricitanti dei seguaci della Cabala.
Questo spirito si riversa sulla diaspora ebrea. Nel cuore degli USA, in Atlanta, si è svolto recentemente un dibattito nel Centro della Comunità Ebraica, in presenza del Console di Israele, d'un uomo d'affari ebreo, di un eminente rabbino di Atlanta e di un giornalista del New York Times, Una persona che era stata presente al dibattito mi scrisse: "Ciò che mi ha colpito furono, innanzitutto, i commenti del rabbino. Mentre costui si professò non-sionista, dichiarò anche (abbiamo registrato le parole) che obiettivo ultimo della creazione dello stato di Israele, nella sua interpretazione, sarebbe quello di assumere il controllo del potere e delle ricchezze su scala mondiale. Gli ebrei faranno, un giorno, crollare i governi del mondo e si faranno assegnare posizioni di comando su scala globale. Questo, egli avvertiva, si sarebbe verificato entro pochi anni".
Dall'altro capo del mondo, in Russia, un seguace ebreo del movimento Jabotinski, il ultranazionalista cui fa parte lo stesso Sharon, scrisse una poesia: "Noi, gli Eletti, siamo uniti dall'odio alle tribù schiave che erano insorte, avevano detronizzato i nostri avi e ripudiato il nostro Dio. Quando tu avrai capito qual è il tuo posto in questo mondo, un maiale deve restare nel suo porcile. Voi vi siete ribellati e ci avete costretti a servirvi, ma adesso è arrivata la vostra fine. Noi siamo i vostri signori. Voi siete i nostri schiavi. Questa è la volontà di Dio. Presto il nostro sole sorgerà di nuovo e gli schiavi non oseranno levarvi lo sguardo. E allora, il Signore del mio Popolo apparirà in Cielo mentre noi, la dozzina di dozzina di migliaia (cioè, 144 000) di Eletti siederemo nel grande Anfiteatro guardando le colonne di anime miserabili strisciando verso il loro paradiso. Per volontà di Dio, lo chiameremo Auschwitz."
Parlano perfino di una ricostruzione genetica del Re dell'Anticristo. Il brillante cane sciolto, il Dr. Avi Ben Abrahams sembra esserne il capo progetto. Quest'uomo singolare era tornato di recente in Israele, dopo aver passato qualche anno in California dove collaborava con un progetto tipo Star Trek, chiamato Deep Freeze (Congelamento) e rivolto ad ebrei molto facoltosi. Riempitosi di soldi, Ben Avraham fece costruire un palazzo a Cesarea, sulla sponda Mediterranea a circa 50 km al nord di Tel Aviv e si mise in contatto con l'esperto in genetica, l'italiano, il Dr. Severino Antinori. Ben Avraham, che aveva conseguito la sua laurea in medicina all'età inaudita di 18 anni, accennò ai suoi progetti in un intervista a Haaretz. Qualche giorno fa, il suo progetto ha avuto qualche attenzione da parte del The New York Daily News, un quotidiano di Mortimer Zuckermann, un miliardario ebreo, credente nella Supremazia degli Ebrei e capo della Conferenza delle Organizzazioni Ebree Americane (Conference of Jewish American Organizations).
Gli uomini dell'odio e della vendetta si tengono pronti ad afferrare il cerchio magico del potere, il Monte dei Templi, per affermare e perpetrare il dominio dell'Anticristo. Ma questo non può essere conseguito con la forza semplice e nuda, considerando la proibizione medioevale, Issur Homah. Un'azione prematura potrebbe generare contraccolpi. Un capo spirituale ebreo di Brooklyn, Rabbi Lubavitch, era considerato dai suoi discepoli un potenziale Messia ed è per questo che non si era mai recato in Terra Santa. Non si sentiva pronto per la prova delle forze. Per adesso, i figli della Palestina, fratelli di Faris Ode, nipoti di Cristo, tengono a bada questi fanatici religiosi. Ma adesso, Sharon e la sua banda di credenti maligni mettono alla prova loro capacità d'appiglio allungando la mano verso l'Orient House, una villa degli Husseini a Gerusalemme. Se verrà permesso che questo gesto passi in silenzio, sarà stato compiuto un ulteriore passo verso la conquista del Cerchio del Potere.
Lo scrittore russo Eugenio Zamyatin, un introspettivo, è l'autore di una breve favola all'altezza di un vangelo. Si tratta della storia di un uomo che decise di costruire un tempio, ma non aveva soldi. Fece l'agguato ad un mercante intercettandolo lungo la strada principale, lo torturò fino alla morte estorcendogli una grande quantità di denaro e quindi, costruì il tempio. Invitò un vescovo e numerosi preti nonché gente comune ma entro breve tempo tutti abbandonarono la chiesa: il luogo era intriso di odore di morte. Non si può costruire un tempio sul sangue di innocenti. Un contemporaneo di Zamyatin, più anziano di lui, un ebreo intellettuale di Odessa, il "sionista spirituale" Ahad Haam, colse il concetto con parole semplici e belle:
- Se questo dovesse essere il Messia, non desidero vedere il suo arrivo.

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Un solo commento personale, sono proprio miseri questi giudei: stanno cercando la pietra angolare in un tempio che Dio ha distrutto e si ostinano ha non riconoscere che la pietra angolare è Gesù Cristo "pietra di onore per chi crede", ma "sasso d'inciampo e pietra di scandalo" per gli increduli.

Saluti,

Antonius Blok

Finamlmente un ebreo che, in un gran bel sito (http://www.israelshamir.net), dice la verità.

E fra poco si dirà che ...anche lui è un antisemita...

Ciao!

SART

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